lunedì 2 novembre 2009

I sapori di una volta - castagne bollite


Ingredienti:
  • castagne
  • alloro
  • finocchio selvatico
  • sale
Tempo di preparazione: 1 ora

Difficoltà: *

Preparazione: mettete in una pentola le castagne con una presa di sale, qualche foglia di alloro e un po' di semi di finocchio selvatico.
Portate a bollore e lasciate cuocere per almeno 40 minuti.

Note: se le castagne sono molto grandi andranno cotte anche un'ora.
Queste sono state bollite con la buccia e qui da noi si chiamano "baletti" ("ballotte "nella vicina Toscana), se invece si fanno cuocere sbucciate, abbiamo le "mondine" (da noi, in dialetto, si chiamano "borgoi"). Ogni regione utilizza nomi diversi per le castagne a seconda di come sono cotte (arrostite, bollite, ecc.); alcuni di questi nomi sono simili (come nell'esempio che ho appena fato).
Mi piacerebbe sapere come si chiamano dove vivete voi.
Le castagne che ho utilizzato sono nostrali e mi sono state regalate da un'amica come dicevo nella ricetta delle caldarroste.
L'alloro e il finocchio selvatico vengono dal mio orto.
Questo piatto mi ricorda i sapori di una volta, quando era tradizione preparare le castagne bollite per la sera da mangiare dopo cena e conservarne alcune sbucciate per la colazione o la merenda del mattino dopo.



Alcune considerazioni sulle fotografie e sulla giornata odierna.
Chi mi conosce e chi segue sul blog saprà della mia passione per la fotografia (i risultati, però, li lascio giudicare a voi); anche le fotografie che ho messo in questo post sono state "studiate": l'ambientazione, la luce, gli elementi compositivi.
Non è però solo per fini estetici che ho messo un libro nelle fotografie.
Questo libro, il libro Cuore di Edmondo de Amicis, è un'edizione del 1923 che apparteneva (assieme a molti altri libri) ad un mio zio di multiformi saperi e di cultura eclettica che è venuto a mancare.
Pur avendo vissuto una vita assai travagliata (è stato anche recluso in un campo di concentramento nazista) fino all'ultimo ha voluto ampliare i suoi orizzonti ed imparare cose nuove.
Questa diventa quindi un'occasione per ricordare lui e tutti i nostri cari che sono defunti. Un modo per ricordare l'affetto che ci ha legato e che continua, seppur per vie diverse, a legarci a loro.
Non sono più "da noi" ma sono sempre "con noi".
Mi auguro quindi che il giorno della commemorazione dei defunti sia un giorno per pensare a loro in maniera ancora più intensa e per sentirli ancora più vicini a noi.
In questa giornata, se possiamo, proviamo anche a rivolgere un pensiero, a recitare una preghiera per quei defunti, tanti nel mondo attuale, che non hanno mai avuto una persona che li pensi e tanto meno una preghiera e che anche in vita non hanno mai incontrato una mano e un cuore che abbia cercato di salvarli.

5 commenti:

  1. anche noi facevamo colazione così,posso darti un consiglio ?se vuoi accorciare i tempi puoi farle anche in pentola a pressione,dopo il fischio 5 minuti e spegni

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  2. Le castagne le amo, sotto qualsiasi forma, sono buonissime, proverò anche con l'alloro e il finocchio selvatico.
    Le foto sono stupende, complimenti e spero veramente che un pensiero sia andato a tutti i defunti, compresi quelli che, come dici tu, non hanno mai avuto un pensiero da qualcuno.
    Un abbraccio

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  3. FOREVER CASTAGNE!
    GNAM!
    CONCORDO...PENTOLA A PRESSIONE !

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  4. Grazie a tutte.
    E dire che io la pentola a pressione la uso sempre. Per le castagne non ci avevo pensato.
    Se bastano 5 minuti (dal fischio) provo subito.
    Grazie del consiglio (sono sempre i benvenuti).

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