Ormai è da prima di Pasqua che mangio le fave prodotte dalla mia famiglia nei nostri terreni.
Naturalmente sono biologiche al 100% come tutta la nostra produzione.
In questi giorni sto mangiando le ultime ed ho voluto condividere con voi la gioia di questo piatto semplicissimo e gustoso.
Questa volta le ho mangiate accompagnate da un cipollino (anche questo di nostra produzione) e, ovviamente, condite con il nostro olio.
Sono molto goloso di fave, soprattutto quelle molto tenere e saporite, e mi ricordano i momenti di festa e di convivialità associate a questa pietanza così semplice.
Il rito di sbucciarsele ognuno nel proprio piatto e di mangiarle accompagnate dal buon pane casereccio cotto nel forno a legna brindando con un buon bicchiere di vino genuino, mi riporta alla mente le tradizioni del passato che vanno scomparendo, quando bastava poco per stare insieme e fare festa.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta: La felicità che sapore ha..??.
Tra tutte le ricette del mio blog ho voluto proprio scegliere un "non ricetta".
Penso che anche la ricetta più originale, realizzata nel migliore dei modi, da sola, non possa dare la felicità.
La felicità viene dalle cose semplici, dalla condivisione, dall'amicizia (vera e profonda).
Il mangiare insieme un piatto di fave, la condivisione di questo cibo povero, il gusto di poter assaporare i prodotti che la terra ci dona, ripagandoci del nostro impegno (anche se queste fave le ha coltivate mia mamma e non io!) mi regala la vera immagine della felicità.
Naturalmente sono biologiche al 100% come tutta la nostra produzione.
In questi giorni sto mangiando le ultime ed ho voluto condividere con voi la gioia di questo piatto semplicissimo e gustoso.
Questa volta le ho mangiate accompagnate da un cipollino (anche questo di nostra produzione) e, ovviamente, condite con il nostro olio.
Sono molto goloso di fave, soprattutto quelle molto tenere e saporite, e mi ricordano i momenti di festa e di convivialità associate a questa pietanza così semplice.
Il rito di sbucciarsele ognuno nel proprio piatto e di mangiarle accompagnate dal buon pane casereccio cotto nel forno a legna brindando con un buon bicchiere di vino genuino, mi riporta alla mente le tradizioni del passato che vanno scomparendo, quando bastava poco per stare insieme e fare festa.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta: La felicità che sapore ha..??.
Tra tutte le ricette del mio blog ho voluto proprio scegliere un "non ricetta".
Penso che anche la ricetta più originale, realizzata nel migliore dei modi, da sola, non possa dare la felicità.
La felicità viene dalle cose semplici, dalla condivisione, dall'amicizia (vera e profonda).
Il mangiare insieme un piatto di fave, la condivisione di questo cibo povero, il gusto di poter assaporare i prodotti che la terra ci dona, ripagandoci del nostro impegno (anche se queste fave le ha coltivate mia mamma e non io!) mi regala la vera immagine della felicità.
Squisite! Tra il 25 aprile ed il primo maggio ne ho fatte delle vere scorpacciate! :-D
RispondiEliminaquando ero piccola le adoravo crude,ora cotte sono la mia passione!
RispondiEliminacomunque sempre buone!
io ho a casa delle feve secche, e non le ho ancora cucinate,che dici, ci provo?
RispondiElimina@ Ohi_Se: grazie per aver visitato il mio blog.
RispondiEliminaSe hai le fave secche puoi senz'altro cucinarle; queste io le ho mangiate crude, a me piacciono di più così.
Quelle secche devi cuocerle ma sono buone lo stesso.
Puoi usarle per fare una zuppa o... tante altre cose!
le foto dei piatti sono tue?...nel caso complimenti!
RispondiEliminaSi, le foto sono (quasi) tutte mie.
RispondiEliminaSolo pochissime le ha fatte una mia amica che mi ha aiutato a fare la ricetta (ad esempio la meringata con la panna, da solo non sarei mai riuscito a farla).