Pensando a quale ricetta fare per il concorso di Paola, mi è venuta in mente una poesia di Trilussa, si intitola "La Perla" ed è contenuta nella raccolta "Fiabe rosse". Io l'ho trovata in una raccolta di poesie varie de Trilussa "Libro n.9, Le cose, La gente", nella sezione "Le cose" ci sono le "fiabe rosse" e qui, a pag.97, si trova questa poesia. Il libro è edito da Mondadori nel 1951.
* maschera del teatro romanesco del Sette-Ottocento; trasl., individuo vano e millantatore.
Nella poesia si parla di una perla nera, per questo ho utilizzato una caramella Nougatine; però mi sono voluto sbizzarrire a fare anche una decorazione leggermente diversa, utilizzando un confetto (come dice l'Imperatore) e utilizzando la glassa al cioccolato, questo è il risultato:
Eccoci alla ricetta:
Ingredienti (per le frittelle):
La Perla
Er Re Falloppa* disse a la Reggina:
- Prima de pranzo vattene in cucina
a fa' un pasticcio pe' l'Imperatore
ch'arriva da la Cina.-
E la Regina, bella che vestita,
s'arzò la coda, se sfilò li guanti
e s'appuntò la vesta su la vita:
e doppo d'avè fritta na frittella
ne la reggia padella
la riempì de canditi e de croccanti.
Fu allora che una perla der diadema
còr calore del foco se staccò
e je cascò ner piatto de la crema.
(Er coco se n'accorse, ma a bon conto,
speranno forse che finnito er pranzo
l'avrebbe ritrovata in quarche avanzo,
s'ammascherò da tonto.)
Da qui nacque l'impiccio:
perché l'Imperatore de la Cina
doppo pranzato disse a la Reggina:
-M'ha fatto veramente un bon pasticcio,
ma quer confetto grosso ch'ho inghiottito
me s'era messo qui, ner gargarozzo,
che un antro po' me strozzo...
- Ma che confetto! - je rispose lei -
S'è magnata la perla principale
der diadema reale!
Ereno infatti sette: e mò so' sei!
Proprio la perla nera, proprio quella
comprata espressamente ner Perù
per un mijone e più...
Ah, poveretta me,
se lo sapesse er Re!...-
L'Imperatore, ch'era un gentilomo,
je disse: - in de 'sto caso stia sicura
che per domani sarà mia premura
de fajela riavè da un maggiordomo.
Farò fa' le ricerche a un diplomatico,
sero, prudente e pratico,
ch'ogni tantino stampa un Libbro Verde
su quello che se trova e che se perde.
E adesso nun me resta
che chiede scusa de l'inconveniente,
ma tutto passa, e necessariamente
passerà puro questa...-
La sera doppo, infatti sur diadema
de la bella Reggina fu rimessa
la perla... quella stessa
cascata ne la crema.
MORALE
Pe' rimette 'na perla a una corona
qualunque strada è bona.
* maschera del teatro romanesco del Sette-Ottocento; trasl., individuo vano e millantatore.
Nella poesia si parla di una perla nera, per questo ho utilizzato una caramella Nougatine; però mi sono voluto sbizzarrire a fare anche una decorazione leggermente diversa, utilizzando un confetto (come dice l'Imperatore) e utilizzando la glassa al cioccolato, questo è il risultato:
Eccoci alla ricetta:
Ingredienti (per le frittelle):
- 500 gr. di farina manitoba
- 120 gr. di zucchero a velo
- 100 gr. d'olio evo
- 100 gr. di latte
- 2 uova
- 30 gr. di burro
- 1 bustina di lievito vanigliato
- sale (un pizzico)
Ingredienti (per la crema):
Difficoltà: **
Preparazione: Mescolate lo zucchero a velo, il latte e l'olio; aggiungete le uova e il burro sciolto amalgamando bene ed evitando la formazione di grumi. Aggiungete anche il lievito in polvere e un pizzico di sale, continuando a mescolare.
Incorporate ora la farina, sempre cercando di evitare la formazione di grumi. Mettete ora l'impasto a lievitare in un luogo caldo (potete utilizzare il forno, preriscaldato a 40-50°) fino a che non è lievitato bene (dovrebbe raddoppiare il suo volume).
Quando l'impasto è pronto, formate delle palline che metterete a friggere in abbondante olio. Quando sono belle dorate, scolate le frittelle e lasciatele raffreddare.
Preparate quindi la crema; io ho utilizzato il Bimby e, quindi, la ricetta base del ricettario Bimby, basta versare nel boccale tutti gli ingredienti e cuocere per 7 minuti a velocità 4 e temperatura 80°. Se non utilizzate il Bimby, potete fare una comune crema pasticcera con la ricetta che preferite.
Praticate qindi un foro nelle frittelle e, aiutandovi con un sac a poche, farcite di crema le frittelle.
Preparate ora la glassa.
Unite lo zucchero a velo a pochissima acqua e mescolate fino a che non acquista la consistenza desiderata; tenete conto che la glassa tende a rassodare, perciò fatela abbastanza fluida da poterla versare sulle frittelle ma non troppo perché non coli tutta.
Per quella al cioccolato, aggiungete il cacao in polvere allo zucchero a velo e all'acqua.
Versate la glassa sule frittelle in modo che siano coperte sopra, guarnite quindi con la granella di mandorle (i "croccanti", cioè il croccantino, della poesia) e con i canditi assortiti.
Ultimate la guarnitura mettendo un confetto sopra alle frittelle con la glassa al cioccolato e una caramella Nougatine sopra a quelle con la glassa bianca (come nelle foto).
Note: le dosi sono per una ventina di frittelle.
Il foro nelle frittelle l'ho fatto in altro così il buco viene coperto dalla glassa e non si vede.
La glassa l'ho fatta utilizzando acqua al posto dell'albume perché lo preferisco, non a tutti piace il gusto dell'albume crudo che in minima parte resta nella glassa.
L'effetto scenico è ottimo ma la ricetta è migliorabile. Prossimamente cercherò di fare di meglio.
Forse si possono cuocere anche al forno, ma in questo caso... non sarebbero più state frittelle!
Mi sono già preso alcune libertà interpretative, non volevo esagerare.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta: ricette viste, lette e mangiate.
- 500 gr. di latte
- 4 tuorli d'uovo
- 1 bustina di vanillina
- 50 gr. di fecola di patate
- 100 gr. di zucchero
- zucchero a velo
- acqua
- cacao in polvere (solo per quella al cioccolato)
- granella di mandorle
- canditi misti piccoli
- confetti (per quelle con la glassa al cioccolato)
- Nougatine (per quelle con la glassa bianca)
Difficoltà: **
Preparazione: Mescolate lo zucchero a velo, il latte e l'olio; aggiungete le uova e il burro sciolto amalgamando bene ed evitando la formazione di grumi. Aggiungete anche il lievito in polvere e un pizzico di sale, continuando a mescolare.
Incorporate ora la farina, sempre cercando di evitare la formazione di grumi. Mettete ora l'impasto a lievitare in un luogo caldo (potete utilizzare il forno, preriscaldato a 40-50°) fino a che non è lievitato bene (dovrebbe raddoppiare il suo volume).
Quando l'impasto è pronto, formate delle palline che metterete a friggere in abbondante olio. Quando sono belle dorate, scolate le frittelle e lasciatele raffreddare.
Preparate quindi la crema; io ho utilizzato il Bimby e, quindi, la ricetta base del ricettario Bimby, basta versare nel boccale tutti gli ingredienti e cuocere per 7 minuti a velocità 4 e temperatura 80°. Se non utilizzate il Bimby, potete fare una comune crema pasticcera con la ricetta che preferite.
Praticate qindi un foro nelle frittelle e, aiutandovi con un sac a poche, farcite di crema le frittelle.
Preparate ora la glassa.
Unite lo zucchero a velo a pochissima acqua e mescolate fino a che non acquista la consistenza desiderata; tenete conto che la glassa tende a rassodare, perciò fatela abbastanza fluida da poterla versare sulle frittelle ma non troppo perché non coli tutta.
Per quella al cioccolato, aggiungete il cacao in polvere allo zucchero a velo e all'acqua.
Versate la glassa sule frittelle in modo che siano coperte sopra, guarnite quindi con la granella di mandorle (i "croccanti", cioè il croccantino, della poesia) e con i canditi assortiti.
Ultimate la guarnitura mettendo un confetto sopra alle frittelle con la glassa al cioccolato e una caramella Nougatine sopra a quelle con la glassa bianca (come nelle foto).
Note: le dosi sono per una ventina di frittelle.
Il foro nelle frittelle l'ho fatto in altro così il buco viene coperto dalla glassa e non si vede.
La glassa l'ho fatta utilizzando acqua al posto dell'albume perché lo preferisco, non a tutti piace il gusto dell'albume crudo che in minima parte resta nella glassa.
L'effetto scenico è ottimo ma la ricetta è migliorabile. Prossimamente cercherò di fare di meglio.
Forse si possono cuocere anche al forno, ma in questo caso... non sarebbero più state frittelle!
Mi sono già preso alcune libertà interpretative, non volevo esagerare.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta: ricette viste, lette e mangiate.
Ma che belle queste fritelle e dall'aspetto devono essere buonissime , prendo subito nota della ricetta
RispondiEliminacompimenti
eli
avevo lasciato un commento ma non lo vedo... dicevo che hai scovato una poesia di Trilussa davvero simpatica (e che non conoscevo) e che le frittelle sono davvero molto invitanti.
RispondiEliminaGrazie di tutti i tuoi contributi!
:-)
Che frittelle golose! E che bella poesia, è divertente e fa sognare di regine e imperatori!
RispondiEliminache belle queste frittelle!
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