lunedì 30 marzo 2009

Creme brulée


Nel film del 2001 "Il favoloso mondo di Amelie", tra le cose che piacciono alla protagonista, insieme a molte altre cose, c'è la creme brulée (per la precisione: rompere la crosta della creme brulée con la punta del cucchiaino).



Ingredienti:
  • 500 ml. di panna liquida
  • 4 tuorli d'uovo
  • 100 gr. di zucchero
  • la scorza di mezzo limone
  • 1 bustina di vanillina
  • zucchero di canna
Tempo di preparazione: 30 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: preparate una normale crema pasticciera utilizzando la panna liquida al posto del latte e della farina (non chiedetemi il perché, so solo che la ricetta è così). Io l'ho preparata con il Bimby; se non lo avete potete utilizzare un normalissimo pentolino oppure procedere come segue: scaldate la panna in un pentolino fino quasi ad ebollizione, versate quindi la panna in una o più teglie da forno, incorporate la vanillina, la scorza di limone e i tuorli che avrete lavorato in precedenza con lo zucchero; fate cuocere a bagnomaria in forno preriscaldato a 180° (basterà mettere le teglia in una teglia più grande con acqua calda che arrivi a circa metà altezza). Quando è pronta, ritiratela dal formo e lasciatela raffreddare. Cospargete ora la crema di zucchero di canna che farete caramellare con un flambatore; se, come me, non avete il flambatore potete mettere le teglie sul piano più alto del forno sotto il grill per un paio di minuti, il tempo necessario affinchè lo zucchero si caramelli.

Note: le dosi sono per quattro persone.
Tra le etichette ho inserito, oltre ai dolci, anche merende e spuntini perché, gustarsi una coppetta di questa crema, mi sembra un ottimo modo di fare merenda o un spuntino dolce a metà pomeriggio.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta e concorso a premi: ricette da film.



... e anche alla raccolta di Pan di Panna: il dolce cucchiaio.


Aggiornamento del 21 aprile 2009: con questa ricetta partecipo anche alla raccolta: ricette viste, lette e mangiate.


domenica 29 marzo 2009

Ratatouille


Mi è sempre piaciuta la ratatouille e mi è sempre piaciuto cucinare le verdure miste. Quando ho visto la raccolta "ricette da film ho colto la palla al balzo per fare, oltre alle altre, anche questa ricetta.
Il film a cui si ispira è, ovviamente, Ratatouille, il film di animazione Disney Pixar del 2007 e la scena che riporto (in inglese) è proprio quella nella quale viene servita la ratatouille al critico Anton Ego.
Il film mi è piaciuto molto e mi sono rimaste impresse alcune frasi (che riporto in ordine sparso):

Remy
Gli esseri umani hanno qualcosa che mi affascina.
Loro non si limitano a sopravvivere. Sperimentano. Creano!

Remy
Io voglio creare, voglio aggiungere qualcosa di mio a questo mondo!

Ego
Non tutti sono artisti, ma un artista può celarsi in chiunque!

Remy
– Non puoi cambiare la natura.
– Cambiare fa parte della natura, papà.

Remy
– Dove vai?
– Con un po' di fortuna, avanti.

Auguste Gusteau
Tu sei un cuoco! un cuoco cucina! un ladro,rapina! e tu non sei un ladro...

Auguste Gusteau
Chiunque può cucinare!

Remy
lo scopo di ognuno di noi è creare qualcosa di nuovo, di fantastico, di fulminoso!






Ingredienti:
  • 3 zucchini
  • 1 peperone giallo
  • 1 cipolla
  • 1 melanzana
  • 1 spicchio d'aglio
  • 300 gr. di salsa di pomodoro
  • olio evo
  • sale
Tempo di preparazione: 40 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: pulite bene tutta la verdura, eliminate la parte bianca interna e i semi del peperone, togliete le estremità agli zucchini, sbucciate la cipolla e la melanzana; tagliate tutta la verdura a rondelle sottili, tagliate a metà la cipolla e poi affettatela.
Mettete in un tegame l'olio con lo spicchio d'aglio tagliato a metà (ricordatevi di toglierlo a fine cottura) e la cipolla; appena cominciano ad appassire, unite tutto il resto delle verdure tagliate a rondelle, aggiustate di sale e lasciate cuocere facendo attenzione che non si asciughino troppo.
Quando saranno cotte (devono restare il più sode possibile e non disfarsi), mettete in una teglia da forno uno strato di salsa di pomodoro che avrete salto e, se necessario, allungato con un po' d'acqua per renderla abbastanza liquida, poi le verdure e coprite con la restante salsa di pomodoro.
Mandate in forno preriscaldato a 180° e fate asciugare. Quando la ratatouille è pronta, levatela dal forno, scodellatela su un piatto di portata e servite.

Note: le dosi sono per quattro persone.
Ho scelto il peperone giallo per questioni cromatiche, ovviamente si può usare anche un peperone rosso o verde, però, attento come sono ai colori del cibo che mangio (ne ho già parlato anche in altri post), il verde cìè già (gli zucchini) e anche il rosso (la salsa di pomodoro) oltre al bianco delle melanzane un tocco di giallo è proprio quello che ci vuole.
Si può aggiungere anche una carota; sia come gusto che cromaticamente starebbe bene; io, questa volta, non l'ho fatto, non c'è un motivo particolare è solo che, quando cucino, mi piace anche andare a sentimento e basarmi sull'ispirazione del momento.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta e concorso a premi: ricette da film.


Aggiornamento del 21 aprile 2009: con questa ricetta partecipo anche alla raccolta: ricette viste, lette e mangiate.


sabato 28 marzo 2009

Spaghetti al pomodoro


Anche questa ricetta è liberamente ispirata ad un film; il film in questione è "Miseria e nobiltà" del 1954. La scena a cui mi sono ispirato è quella famosissima nella quale Felice Sciosciammocca (Totò) e la sua famiglia si avventano su una zuppiera di spaghetti fumanti.



Un'altra scena mitica nella quale compaiono gli spaghetti è quella del film del 1954 "Un americano a Roma" dove il protagonista del film, Nando Mericoni (Alberto Sordi), dice:
«Macarone, m'hai provocato e io ti distruggo adesso, macarone! Io me te magno, ahmm!»



Ingredienti:
  • 160 gr. di spaghetti
  • 200 gr. di pomodori pelati
  • capperi salati
  • 1 spicchio d'aglio
  • cipolla
  • olio evo
Tempo di preparazione: 20 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: mettete in una padella l'olio con uno spicchio d'aglio e pochissima cipolla, appena la cipolla comincia a imbiondire (non deve friggere e non deve diventare scura) aggiungete i pelati spezzettati grossolanamente e i capperi salati che avrete precedentemente sciacquato e lasciato a bagno in acqua tiepida per fargli perdere il sale in eccesso.
Scolate gli spaghetti al dente, che avrete cotto in abbondante acqua salata, e uniteli al sugo, date qualche rigirata affinché la pasta si amalgami bene al sugo e servite in tavola.

Note: le dosi sono per due persone.
Come per la salsa di pomodoro, anche per i pelati io uso quelli fatti in casa, se dovete usare quelli comprati, regolatevi con le quantità e la consistenza. In questa pasta mi piace che si sentano i pezzettoni dei pelati quindi non li sminuzzo troppo (altrimenti userei direttamente la salsa).

Con questa ricetta partecipo alla raccolta e concorso a premi: ricette da film.


Aggiornamento del 21 aprile 2009: con questa ricetta partecipo anche alla raccolta: ricette viste, lette e mangiate.


Gazpacho


La ricetta che vi presento in questo post (rivisitata) appare anche nel film di Pedro Almodovar "Donne sull'orlo di una crisi di nervi" del 1988; il video che ho inserito è in lingua originale (con sottotitoli, ma non in italiano), non ho trovato quello in italiano comunque si capisce bene lo stesso anche senza sapere lo spagnolo. In questo spezzone, Pepa (la protagonista) elenca gli ingredienti per il gazpacho e afferma (quando ormai i poliziotti sono svenuti) che il segreto è tutto nelle dosi dei vari ingredienti. Io ho apportato alcune modifiche alla ricetta descritta nel film e, soprattutto, non ho messo i barbiturici!



Ingredienti:
  • 300 gr. di salsa di pomodoro
  • 1 peperone rosso
  • 2 cetrioli piccoli (o 1 grande)
  • 2 pomodori rossi e ben maturi
  • 1/2 peperoncino rosso piccante fresco
  • 1/2 cipolla
  • 1/2 panino raffermo
  • 1 spicchio d'aglio
  • 2 cucchiai di olio evo
  • 1 cucchiaio di aceto
  • sale
  • acqua (facoltativa)
Tempo di preparazione: 30 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: sbucciate i pomodori e i cetrioli, pulite il peperone eliminando il picciolo, i semi e la parte bianca interna, eliminate quanto più possibile anche i semi dei pomodori; tagliate quindi a cubetti i cetrioli, i pomodori, il mezzo peperoncino, la cipolla e il peperone.
Un pomodoro, un cetriolo e mezzo peperone, tagliati a cubetti, li metterete in tre ciotole e serviranno per accompagnare il gazpacho.
Ammollate il pane raffermo in acqua, strizzatelo e mettetelo nel frullatore con tutti gli ingredienti (eccetto quelli che avete messo da parte per accompagnare il gazpacho); frullate tutto, aggiungete l'olio evo, l'aceto e frullate ancora.
Se necessario, aggiungete acqua fino ad arrivare alla consistenza desiderata.
Aggiustate di sale, amalgamate ancora e riponete la zuppa in frigorifero a raffreddare.
Servite ben fredda (alcuni aggiungono anche cubetti di ghiaccio) insieme a crostini di pane e le tre ciotole con pomodoro, peperone e cetriolo preparate in precedenza. Questi ingredienti verranno aggiunti a piacere nella zuppa.

Note: le dosi sono per quattro persone.
Del gazpacho esistono moltissime versioni, ognuno ha la sua ricetta. Questa che vi propongo è abbastanza densa e va bene per essere usata come zuppa, se si modificano le proporzioni tra gli ingredienti (magari anche eliminando il pane) o se si allunga con acqua fredda, diventa anche un aperitivo rinfrescante.
Per questo motivo ho inserito molte etichette in questo post; non ho inserito quella relativa alla cucina crudista in quanto è previsto l'utilizzo del pane raffermo ammollato in acqua; se non si mette, diventa anche una ricetta crudista.
Il gazpacho è uno dei piatti tipici della cucina spagnola, in particolare delle regioni calde, molto usata in Andalusia. Può essere accompagnata dagli ingredienti che ho descritto sopra (cetriolo, pomodoro e peperone a cubetti) e da crostini di pane ma anche accompagnata altri alimenti.
La cosa importante è servirla fredda, una delle gaffe più comuni per chi non l'ha mai mangiata è lamentarsi perché la zuppa è fredda; infatti, anche in una puntata della sitcom Will & Grace, Grace Adler prepara un gazpacho per 'Rob e Hellen' e Hellen si lamenta perché la zuppa è "freddina".
Oltre che nel film citato in precedenza, "Donne sull'orlo di una crisi di nervi", il gazpacho è apparso anche in una puntata de "I Simpson" dove Lisa, divenuta vegetariana, offre (con poco successo) "zuppa di pomodoro ghiacciata per tutti" durante un iperproteico barbecue statunitense.
Molte di queste informazioni le ho tratte da Wikipedia.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta e concorso a premi: ricette da film.


Aggiornamento del 21 aprile 2009: con questa ricetta partecipo anche alla raccolta: ricette viste, lette e mangiate.


venerdì 27 marzo 2009

Polpette di bavaria


Queste polpette sono la versione vegetariana delle famose polpette di bavaria che Fantozzi cerca di mangiare di nascosto nel film "Fantozzi contro tutti" del 1980; eccovi la scena del film; per me è divertentissima.



Ingredienti:
  • 400 gr. di patate
  • 40 gr. di parmigiano grattugiato
  • 2 uova
  • due spicchi d’aglio
  • farina 00
  • noce moscata
  • sale
Tempo di preparazione: 40 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: bollite le patate (io ho utilizzato la pentola a pressione per accelerare i tempi). Passate le patate al passaverdure (o schiacciatele con una forchetta) e unite le uova, gli spicchi d'aglio tritati finemente, il parmigiano grattugiato e una spolverata di noce moscata. Aggiustate di sale, amalgamate bene tutto e formate le polpette che passerete nella farina. Friggetele in abbondante olio bollente.

Note: le dosi sono per 4 persone.
Nella ricetta originale (del film) ci sono "quattro tipi di carne", io, ovviamente, non ne ho messo neanche un tipo e ho fatto una versione vegetariana; vi assicuro che sono buone lo stesso (per me... anche di più!) e viene voglia di mangiarle una dietro l'altra. In fondo, sono delle semplicissime crocchette di patate e proprio per questo così buone.
Nelle etichette ho messo sia i secondi piatti che i contorni in quanto queste polpette possono rappresentare un contorno e accompagnare una pietanza principale ma possono ben essere un secondo piatto visto che hanno un buon valore nutrizionale.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta e concorso a premi: ricette da film


Aggiornamento del 21 aprile 2009: con questa ricetta partecipo anche alla raccolta: ricette viste, lette e mangiate.


giovedì 26 marzo 2009

Carpaccio di carciofi


Ingredienti:
  • 2 carciofi
  • 6 noci
  • rucola
  • sale
  • olio evo
Tempo di preparazione: 10 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: mondate i carciofi e tagliateli a fettine sottili, unite la rucola lavata e spezzata (potete tagliarla, io preferisco spezzare le foglie) unite i pezzi di noci sgusciate e condite a piacere con olio e sale.

Note: le dosi sono per due persone. Un altro carpaccio semplice e veloce che io uso come antipasto; anche questo, come quello di champignons, può essere utilizzato come contorno.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Lady Cocca



... e anche alla raccolta Salads di Susina strega del tè


mercoledì 25 marzo 2009

Fagioli al pomodoro

Ingredienti:
  • 250 gr. di fagioli corona in scatola
  • 300 gr. di salsa di pomodoro
  • cipolla
  • peperoncino rosso piccante fresco
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio evo
  • sale
Tempo di preparazione: 20 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: fate appassire uno spicchio d'aglio tagliato a metà (che toglierete a fine cottura), alcuni anelli di peperoncino rosso piccante fresco (o, in alternativa, poco peperoncino piccante secco) e un po' di cipolla tagliata a pezzetti in olio evo; aggiungete la salsa di pomodoro e i fagioli. Aggiustate di sale e lasciate cuocere fino a raggiungere la densità desiderata.

Note: le dosi sono per due persone.
Io, utilizzo la salsa di pomodoro che prepariamo in casa, fatta senza sale e altre aggiunte.
Ho usato i fagioli corona perché avevo quelli in casa! Ovviamente si può fare con altri tipi di fagioli e anche utilizzando, ovviamente, fagioli freschi o fagioli secchi precedentemente ammollati.
Una ricetta che a me ricorda molto il far west, da mangiare nel tegame di coccio con il cucchiaio di legno! Scherzi a parte, sono molto schizzinoso, il cucchiaio di legno lo uso solo per cucinare e non lo metto mai in bocca, se proprio devo assaggiare uso posate di metallo. Comunque, secondo me, nella foto ci stava bene e spero di aver reso l'idea.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta del blog: I pasticci di Memole.


martedì 24 marzo 2009

Biscotti molecolari con lecitina di soia


Ingredienti:
  • 15 gr. di lecitina di soia granulare
  • 350 ml. di acqua
  • 125 gr. di zucchero
  • 130 gr. di farina
  • 60 gr. di albumi (corrispondenti circa a due uova)
  • 2 gr. di lievito per dolci
  • cacao in polvere (facoltativo)
Tempo di preparazione: 30 minuti

Difficoltà: **

Preparazione: mettete a bagno la lecitina di soia granulare nell'acqua affinché si idrati bene (per facilitare l'idratazione potete dare una frullata con il minipimer) e lasciatela riposare. Nel frattempo, montate gli albumi a neve fermissima con lo zucchero (potete usare il procedimento che si usa per le meringhe e che ho descritto nella ricetta della meringata con la panna).
Adesso viene la parte più lunga e noiosa: montate la lecitina con l'acqua; in pratica si fa così: in un boccale stretto mettete la lecitina con l'acqua e frullate con il minipimer, tenendolo inclinato, fino a quando si forma della schiuma, via via che si forma la schiuma, toglietela e incorporatela delicatamente negli albumi montati a neve. Il volume deve almeno raddoppiare. Ci vorrà un po' di tempo e una buona dose di pazienza. Unite quindi la farina e il lievito e formate i biscotti con un cucchiaio o con un sac a poche su una teglia da forno foderata di carta da formo. Cuocete in forno preriscaldato a 200° per circa 10 minuti.
Potete suddividere l'impasto e unire a metà di questo un po' di cacao in polvere; in questo modo avrete biscotti a due gusti. Nella foto vedete il risultato, quelli più scuri sono quelli a cui è stato aggiunto il cacao in polvere.

Note: è un po' di tempo che mi incuriosisce la cucina molecolare e girovagando su internet ho trovato varie ricette (non moltissime, in verità); alcune mi sonno parse di difficile realizzazione (ad esempio perché richiedevano l'utilizzo dell'azoto liquido che non è così semplice da conservare) e altre di scarso interesse. Questa che vi propongo con questo post, invece, mi è sembrata subito interessante.
Non ricordo più in quale sito ho preso questa ricetta, cercandola nuovamente l'ho trovata (nella sua forma originale) in molti siti e così ho pensato di non mettere alcun link; se l'autore della ricetta originale avesse piacere di essere citato, me lo faccia sapere che provvederò al più presto.
Ho apportato poche modifiche alla ricetta originale e sono contento del risultato ottenuto.
Ci vuole molto tempo per montare la lecitina di soia, e va fatto a più riprese (anche per non fondere il minipimer!).
Con questa ricetta si ottengono dei biscotti molto leggeri e, con l'aggiunta della lecitina di soia, anche salutari.

lunedì 23 marzo 2009

Spaghetti al pesto di viole


Ingredienti:
  • 200 gr. di spaghetti
  • 250 gr. di ricotta
  • 25 gr. di viole
  • sale
  • noce moscata
Tempo di preparazione: 20 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: pestate in un mortaio o tritate finemente le viole, aggiungete la ricotta e amalgamatela al pesto di viole, aggiustate di sale, unite un po' di noce moscata (facoltativa) e condite gli spaghetti che avrete cotto al dente in abbondante acqua salata. Se il pesto vi sembra troppo asciutto o non riuscite a tritare bene le viole potete aggiungere pochissima acqua.

Note: un altro esperimento di cucina con i fiori. Delle viole (che crescono abbondanti nel mio giardino) si usa solo il fiore e quindi 25 grammi sono una bella quantità. Il colore e il sapore di questo pesto vi stupirà e stupirà i vostri ospiti.
Io ho preferito frullare le viole anziché pestarle nel mortaio, avevo timore di macchiare il mio bel mortaio di marmo (che uso per fare il pesto alla ligure).
Le dosi sono per due persone. Se volete farlo per più persone vi occorrerà un notevole quantitativo di viole, se anche le avete, mettete in conto anche il tempo per coglierle.

sabato 21 marzo 2009

Tiramisu "dietetico"


Ingredienti:
  • 1 uovo
  • 50 gr. di pavesini
  • 40 gr. di zucchero
  • 250 gr. di ricotta
  • 3-4 tazzine di caffè decaffeinato
  • 1 bicchierino di rum
  • cacao in polvere
Tempo di preparazione: 20 minuti

Difficoltà: *

Preparazione:montate il tuorlo d'uovo con lo zucchero nel Bimby (3 minuti velcità 3), aggiungete la ricotta e mescolate molto bene fino a raggiungere un composto omogeneo (1 minuto velocità 5).
Travasate tutto in una ciotola, aggiungete il rum e unite l'albume montato a neve fermissima.
Foderate delle coppette con i pavesini precedentemente imbevuti nel caffè e riempitele con il composto che avete preparato.
Spolverizzate la superficie con cacao in polvere.

Note: le dosi sono per due persone.
Questa ricetta l'ho trovata su una delle riviste del Bimby e l'ho fatta con alcune modifiche (sia di ingredienti che di preparazione).
L'ho chiamato tiramisu "dietetico" perché al posto del mascarpone si usa la ricotta (anche nella ricetta originale Bimby) e così risulta molto più leggero ma altrettanto gustoso.
50 gr. di pavesini corrispondono a circa 2 pacchetti monoporzione.
Io ho utilizzato il caffè decaffeinato così si può mangiare anche alla sera (senza subire gli effetti della caffeina), ovviamente potete utilizzare anche il caffè normale.
L'albume si può montare con il Bimby ma io, per fare prima l'ho montato con le fruste elettriche.
Perché sia ben montato occorre un po' di tempo come ho spiegato nella ricetta della meringata con la panna.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Pan di Panna: il dolce cucchiaio.


mercoledì 18 marzo 2009

Meringata con la panna


Ingredienti:
  • 150 gr. di albumi
  • 270 gr . di zucchero a velo (vanigliato)
  • 1 bustina di vanillina (se si usa lo zucchero a velo non vanigliato)
  • 1 lt. di panna
  • 10 cucchiai di zucchero
  • 50 gr. di cioccolato fondente (per la scritta)
  • sale
Tempo di preparazione: 3 ore

Difficoltà: ***

Preparazione: per prima cosa accendete il forno a 100° in modo da farlo riscaldare (se avete un forno ventilato utilizzate questa funzione).
Cominciate quindi a preparare la meringa (alcune ricette consigliano 300 gr di zucchero, ma ho visto che viene benissimo anche con 270). Montate gli albumi con un pizzico di sale a neve fermissima - per i meno esperti: lavorate il bianco (con le fruste elettriche di un frullino) per almeno 7 minuti. Questa precisazione serve per un buon risultato: gli albumi alla fine della preparazione dovranno risultare madreperlati e ciò è possibile solo attraverso una buona montatura. Col tempo si avrà l'esperienza necessaria per capire se l'impasto è già pronto guardandolo dal colore. Dopo incominciate ad aggiungere lo zucchero a velo vanigliato sempre montando i bianchi col frullino. Se non avete lo zucchero a velo vanigliato potete utilizzare lo zucchero normale frullato e reso fine come polvere aggiungendo, solo in questo caso, la bustina di vanillina. Lavorate il composto per 5 minuti aggiungendo lo zucchero e infine, lavoratelo per qualche minuto ancora.
A questo punto la meringa è pronta, e si noterà il colore madreperlato. Se tutto è andato bene, e cioè le uova erano fresche, il frullino era adeguato e lo zucchero è stato aggiunto lentamente, allora l'impasto, se mosso con la forchetta, farà delle punte e dei riccioli, altrimenti tenderà ad afflosciarsi; in questo caso vuol dire che la meringa ha smontato. Comunque anche se avesse smontato si potrà cuocere lo stesso, anche se con un risultato estetico meno gradevole.
Montate la panna assicurandovi che sia ben fredda di frigo e se si ha, in un recipiente di acciaio freddo. Questo serve per non far smontare la panna che poi fa "l'acqua".
Quando la panna comincia ad essere leggermente densa aggiungete un cucchiaio di zucchero per ogni etto di panna, in questo caso 10 cucchiai. Se si preferisce più dolce si può aggiungere ancora qualche cucchiaio di zucchero. Continuate a sbattere finché anche questa non fa dei nastri sotto il passaggio del frullino. Questo è il punto delicato: se si lavora poco non va bene, ma se si lavora troppo, la panna diventerà come burro, e in seguito la parte grassa si separerà dalla parte acquosa facendo appunto l'acqua. A questo proposito non risparmiate con i soldi sulla panna: una buona qualità determina una buona montatura, proprio in virtù dei grassi in essa contenuti.
Fin qui in realtà non è andata così male no?
Ora, su due teglie stendete la carta da forno e disegnate due cerchi con un piatto e una matita, girate la carta da forno (così il disegno rimane dietro) e stendete la meringa con un cucchiaio sul disegno entro i limiti del cerchio. Se facciamo due dischi da 22 cm. di diametro dovrebbero avanzare un po' degli albumi montati per fare qualche meringa da mettere sopra, se invece facciamo una torta più grande allora verranno solo i due dischi. Infornate facendo attenzione al forno nei primi minuti. Se nei primi 5-10 minuti il colore rimarrà bianco allora la temperatura va bene sennò abbassate un pochino. Le meringhe dovranno cuocere per almeno due ore. Quando saranno cotte, si staccheranno con facilità dalla carta e sotto non saranno appiccicose. Lasciate raffreddare, posizionate il primo disco in un piatto da portata, e stendete sopra 1/3 della panna, posate sopra l'altro disco sul quale stenderete un altro terzo della panna montata.
Livellate la panna e, infine, con la panna rimasta, decorate il contorno della torta e sopra come si vuole.
Fate ora la scritta di cioccolato: fate sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente e fatelo colare in un cornetto di carta o in una siringa piccola da pasticcere (potete provare, se volete, anche una siringa da infermiere grande). Fate attenzione che il cioccolato non abbia il minimo grumo sennò il buco si tappa e nel tentativo di sbloccare premendo si farà un disastro!
La torta nella foto è stata decorata con meringhe sbriciolate, tanto per cambiare un po'.

Note: le dosi sono per... una persona! Scherzo, ma fino ad un certo punto; mi piace così tanto la meringata con la panna che una torta così sarei capace di mangiarmela tutta (con buona pace della bilancia).
Quindi, questa volta non so dirvi per quante persone va bene.
Se questa torta è venuta così bene, così bella e... così buona, non è per merito mio; sono stato aiutato.
Anche in altre ricette ho avuto un aiuto (a volte anche solo a lavare tutti gli utensili e le pentole che avevo sporcato!) ma questa volta l'aiuto è stato determinante per la riuscita della torta. Non posso dire chi mi ha aiutato ma posso solo dire che siamo una equipe e che questa ricetta l'ho pubblicata proprio oggi per un motivo ben preciso. A buon intenditor...

Aggiornamento del 1° aprile: con questa ricetta partecipo alla raccolta di dolci per il compleanno di Michela.


Aggiornamento del 12 aprile: ho vinto!
Ho vinto il concorso indetto da Michela per il suo compleanno, sono proprio contento. Grazie a tutti quelli che mi hanno votato e tantissimi auguri di buon compleanno a Michela!
In questo caso devo proprio ribadire che senza l'aiuto della mia equipe non sarei riuscito a fare una torta così.

lunedì 16 marzo 2009

Sedani rigati con zucchine e porri


Ingredienti:
  • 200 gr. di pasta (sedani rigati)
  • 1 zucchino grande (o 2 o 3 più piccoli)
  • 1 porro
  • peperoncino piccante fresco
  • 1 spicchio d'aglio
  • sale
  • olio evo
Tempo di preparazione: 30 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: lavate lo zucchino e il porro, tagliateli in quattro per la lunghezza e fateli a dadini, metteteli a cuocere in un tegame in cui avrete scaldato un po' d'olio evo con uno spicchio d'aglio tagliato a metà (che toglierete a fine cottura) e alcuni pezzetti di peperoncino piccante fresco. Quando il sugo è pronto aggiungete i sedani rigati che avrete cotto nel frattempo in abbondante acqua salata, fate amalgamare e servite.

Note: le dosi sono per due persone. Possono essere utilizzati altri formati di pasta, in questo caso, io che sono amante degli spaghetti, preferisco comunque dei formati di pasta corta; quindi, oltre ai sedani rigati, vanno bene anche le penne rigate, i maccheroni, ecc. a seconda dei gusti (e della disponibilità della dispensa domestica).
Con questa ricetta ho finito i porri e le zucchine che avevo in casa. Avevo già preparato la frittata di porri, il risotto allo zafferano e porri e i medaglioni di seitan con zucchine e porri (questi sono praticamente uguali a questa ricetta, qui gli zucchini e i porri sono usati come condimento della pasta, nell'altra come accompagnamento del seitan).

sabato 14 marzo 2009

Risotto con le primule


Ingredienti:
  • 160 gr. di riso
  • primule (fiori e foglie)
  • cipolla
  • 1 spicchio d'aglio
  • dado vegetale
  • sale
  • olio evo
Tempo di preparazione: 40 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: mettete in un tegame dai bordi alti un po' d'olio, lo spicchio d'aglio pulito e tagliato a metà e alcuni anelli di cipolla (pochi affinché il sapore della cipolla non prevalga sul resto). Quando la cipolla comincia ad imbiondire aggiungete le primule lavate e sminuzzate; dovrete mettere una quantità di primule sufficienti per condire il riso mettendo soprattutto i fiori e pochissime foglie (le più tenere).
Aggiungete quindi il riso e il dado vegetale (io, come al solito, ho usato un cucchiaino del dado che preparo con il Bimby, è possibile usare altro dado vegetale o direttamente il brodo vegetale) e fatelo cuocere aggiungendo via via la quantità di acqua bollente necessaria e aggiustando di sale (il dado che uso io è già molto salto e quindi non c'è bisogno di aggiungere sale, se usate un dado senza sale vi regolerete di conseguenza).

Note: le dosi sono per due persone.
Mi piace molto la cucina con i fiori e questo ne è un esempio.
Queste primule segnalano l'arrivo della primavera e portano gioia nella nostra casa e nei nostri piatti.
Ho in programma altri esperimenti di questo tipo che posterò prontamente sul blog.
Questa ricetta mi è stata fornita da una mia amica erborista molto esperta nel riconoscere ed utilizzare erbe, piante e fiori spontanei sia per utilizzi curativi che alimentari.
ATTENZIONE: alcune varietà di primule sono specie protette e ne è vietata o limitata la raccolta. Dunque, se volete preparare anche voi questo risotto fate in modo di procurarvi primule "legalmente raccolte", accertandovi dei divieti e delle limitazioni o ricorrendo a quelle coltivate.
Le primule sono semplici da coltivare, possono essere coltivate tranquillamente in appartamento purché ci sia fresco per tutto il periodo della fioritura dopo di che devono essere portate all'aperto perché dentro casa morirebbero. In natura preferiscono i terreni in pendenza, umidi (prevalentemente vicini ai ruscelli) e ben ombreggiati.

giovedì 12 marzo 2009

Tofu con la tahina


Ingredienti:
  • 360 gr. di tofu
  • 4 cucchiai di tahina
  • 2 cucchiai di salsa di soia
  • olio evo
Tempo di preparazione: 20 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: In una ciotola, stemperate la tahina con 2 cucchiaiate d'acqua tiepida e la salsa di soia; affettate il tofu, stendetelo in una pirofila oliata e cospargetevi sopra un po' della salsa di tahin. Se affettate il tofu molto sottile potete fare anche due strati alternando tofu e salsa di tahina (io ho fatto due strati sottili).
Cuocete in forno preriscaldato a 180° per 10 minuti.

Note: le dosi sono per quattro persone.
Ho visto in giro alcune ricette con la tahina e mi sono incuriosito; ho cercato quindi di saperne di più.
Su Wikipedia ho trovato questa descrizione:
La tahina è un alimento derivato dai semi di sesamo bianco, molto diffuso in Turchia e nel Vicino Oriente. Viene detto anche burro di sesamo o crema di sesamo.
I semi di sesamo vengono tostati con delicatezza per evitare che inaspriscano. Vengono quindi triturati e la farina che ne deriva viene quindi allungata con olio, fino a formare una pasta della consistenza del burro di arachidi.
Ha un sapore tipicamente di noci, con un aroma che ricorda quello delle arachidi, ma è meno dolce e con una nota tostata.
Ma quello che mi ha colpito maggiormente sono i valori nutrizionali; leggendo sempre la stessa pagina vediamo che:
La tahina è ricca di vitamina E, B, sali minerali come magnesio, silicio, fosforo, zinco e ferro. Questo la rende indicata nei casi di esaurimento o durante le convalescenze. I semi di sesamo contengono inoltre due sostanze, la sesamina e la sesamolina, che hanno dimostrato di avere un ruolo attivo nell'abbassare il tasso di colesterolo prevenendo le patologie cardiocircolatorie. La sesamina tutela il fegato dai danni derivanti da ossidazione. Va comunque usato con moderazione poiché, come tutti gli alimenti derivati dall'intero seme di una pianta, è molto calorico: 100 g di ṭaḥīna apportano circa 600 calorie, ma va valutata la quantità di olio aggiunto alla farina di sesamo, che può alzare il computo delle calorie finali.

Unita al tofu, e quindi alle proprietà della soia, abbiamo un alimento tra i più completi e nutrienti, soprattutto per un vegetariano. L'aspetto non è dei migliori ma il gusto è molto migliore.
Prossimamente ho in programma di sperimentare qualche altra ricetta con la tahina (che viene chiamata anche tahin o tahine o, in alcuni casi, tahini) anche perché ne ho comprato un barattolo e voglio finirlo; come al solito i risultati dei miei esperimenti saranno oggetto di un nuovo post.

mercoledì 11 marzo 2009

Frittata di porri


Ingredienti:
  • 2 uova
  • 1 porro
  • parmigiano grattugiato
  • 1 spicchio d'aglio
  • sale
  • olio evo
Tempo di preparazione: 20 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: pulite il porro, tagliatelo in quattro per la lunghezza e fatelo a fettine, mettetelo ad appassire in un tegame in cui avrete scaldato un po' d'olio evo con uno spicchio d'aglio tagliato a metà. Aggiustate di sale.
Nel frattempo sbattete le uova, aggiungete poco sale e un po' di parmigiano grattugiato e, quando sarà cotto, incorporate anche il porro (ricordandovi di togliere lo spicchio d'aglio).
Amalgamate il tutto e versate in una padella antiaderente con pochissimo olio.
Cuocete la frittata da entrambe le parti e servite.

Note: le dosi sono per due persone anche se viene un po' più piccola di quella con i carciofi (c'è un uovo in meno e meno verdure).
Anche questa può essere mangiata sia calda che tiepida, a seconda dei gusti.
Questa è già la seconda frittata che faccio in questo periodo, direi che sono buone, nutrienti e veloci.

martedì 10 marzo 2009

Medaglioni di seitan con zucchine e porri


Ingredienti:
  • 2 medaglioni di seitan fresco (160 gr.)
  • 1 zucchino
  • 1/2 porro
  • peperoncino piccante fresco
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio evo
  • sale
Tempo di preparazione: 30 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: lavare lo zucchino e il porro, tagliateli in quattro per la lunghezza e fateli a dadini, metteteli a cuocere in un tegame in cui avrete scaldato un po' d'olio evo con uno spicchio d'aglio tagliato a metà e alcuni pezzetti di peperoncino piccante fresco. Aggiungete i medaglioni di seitan fresco, aggiustate di sale e ultimate la cottura.

Note: le dosi sono per due persone. Avevo dei porri in casa e li ho utilizzati in varie ricette, nei prossimi giorni le pubblicherò.
Siccome non a tutti piace l'aglio, generalmente ne metto uno spicchio tagliato a metà che tolgo a fine cottura. Ovviamente, se qualcuno è allergico o non lo sopporta, non lo metto.
Il seitan fresco che di solito compro io è già a medaglioni; mi sembra un formato pratico comodo da cucinare; ogni medaglione è circa 80 grammi e nella confezione ce ne sono quattro. Possono essere utilizzati così come sono o tagliati a listarelle o dadini per altre preparazioni.

lunedì 9 marzo 2009

Frittata di carciofi


Ingredienti:
  • 3 uova
  • 2 carciofi
  • parmigiano grattugiato
  • 1 bicchiere di vino bianco
  • 1 spicchio d'aglio
  • sale
  • olio evo
Tempo di preparazione: 30 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: pulite i carciofi eliminando le parti più dure e la parte interna lanuginosa; tagliateli a listarelle e metteteli in un tegame in cui avrete scaldato un po' d'olio evo con uno spicchio d'aglio tagliato a metà.
Fate cuocere i carciofi aggiustando di sale e lasciando sfumare un bicchiere di vino bianco.
Nel frattempo sbattete le uova, aggiungete poco sale e un po' di parmigiano grattugiato e, quando sono cotti, incorporate anche i carciofi (ricordandovi di togliere lo spicchio d'aglio).
Amalgamate il tutto e versate in una padella antiaderente con pochissimo olio.
Cuocete la frittata da entrambe le parti e servite.

Note: dosi per due persone.
Può essere mangiata sia calda che tiepida, a seconda dei gusti.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Lady Cocca


domenica 8 marzo 2009

Lasagne al forno



Ingredienti:
  • 320 gr. di lasagne all'uovo
  • besciamella
  • ragù di seitan
  • formaggio grattugiato
  • burro
Ingredienti (per la besciamella):
  • 1/2 litro di latte
  • 50 gr. di farina 00
  • 25 gr. di burro
  • sale
  • noce moscata
Ingredienti (per il ragù):
  • 80 gr. di seitan fresco
  • salsa di pomodoro
  • 1 costa di sedano (piccola)
  • 1 carota (piccola)
  • 1/2 cipolla
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio evo
  • sale
  • 1 bicchiere di vino rosso
Tempo di preparazione: 1 ora e 30 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: preparate la besciamella nel modo tradizionale, mescolando tutti gli ingredienti a fuoco basso fino a che non saranno amalgamati facendo dapprima sciogliere il burro, aggiungendo la farina facendo attenzione che non si formino grumi e aggiungendo il latte e il sale; alla fine aggiungete anche una grattugiata di noce moscata. Oppure, se avete il bimby, potete fare come me che l'ho fatta seguendo le istruzioni del Bimby facilmente e velocemente.
Preparate il ragù di seitan facendo un trito di cipolla, sedano e carota che farete soffriggere in un tegame con un po' d'olio evo e uno spicchio d'aglio tagliato a metà (che toglierete a fine cottura).
Lasciate imbiondire le verdure a ggiungete il seitan fresco tagliato a cubetti piccoli, aggiustate di sale e aggiungete il vino bianco che lascerete sfumare.
A questo punto aggiungete la salsa di pomodoro, aggiustate nuovamente di sale e lasciate cuocere a fuoco lento fino a quando non sarà sufficientemente addensato (ci vorrà un po' di tempo).
Una volta che avete preparato la besciamella e il ragù di seitan disponete in una teglia da forno rettangolare imburrata (io uso quelle in ceramica perché preferisco come distribuiscono il calore) uno strato di besciamella e di ragù di seitan, coprite con le lasagne crude (io ho utilizzato quelle secche confezionate, non serve cuocerle prima, si possono sagomare gli angoli se la teglia ha gli angoli arrotondati) e continuate alternando uno strato composto da besciamella, ragù e formaggio grattugiato (io ho usato il parmigiano reggiano) e uno strato di lasagne fino a coprire con l'ulitmo strato di besciamella, ragù e abbondante formaggio grattugiato.
Mandate in forno preriscaldato a 220° per 20 minuti.

Note: le dosi sono per quattro persone.
Sono venute delle lasagne che, secondo me, non hanno nulla da invidiare a quelle tradizionali. Sarebbero venute ancora più buone se avessi preparato io le lasagne senza utilizzare quelle pronte.
Le dosi per la besciamella sono quelle indicate nella ricetta bimby, se si fa in modo tradizionale occorre raddoppiare la dose di burro. Io preferisco quella che ho fatto oltre che per la comodità anche perché è più leggera.
Anche il ragù l'ho fatto con poco olio, preferisco usare piuttosto della salsa di pomodoro un po' più liquida che riempire d'olio il ragù.
Un'idea per festeggiare la gionata internazionale della donna senza cadere nel vortice consumistico nel quale è stata inghiottita ogni festa e ricorrenza (civile e religiosa).

Con questa ricetta partecipo alla raccolta: tutto in forno.


8 marzo


Fanno delle cose, le donne, alle volte, che c’è da rimanerci secchi. Potresti passare una vita a provarci: ma non saresti capace di avere quella leggerezza che hanno loro, alle volte. Sono leggere dentro. Dentro.

Alessandro Baricco

Tantissimi auguri per la festa della donna a tutte le donne, specialmente a quelle che seguono questo blog!

mercoledì 4 marzo 2009

Bruschetta


Ingredienti:
  • 2 fette di pane
  • 1 spicchio d'aglio
  • olio evo
Tempo di preparazione: 5 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: mettete in forno le fette di pane (una a persona) e lasciate che si abbrustoliscano; io ho utilizzato del pane integrale e ho attivato la funzione grill del forno. Strofinate quindi energicamente lo spicchio d'aglio sulla superficie abbrustolita della fetta di pane e versate sopra un po' di olio evo a crudo. L'aglio va strofinato bene (ci vorrà un bello spicchio d'aglio per due fette di pane) in modo da creare una pellicola sulla superficie del pane così che non assorba troppo olio ma che lo mantenga in superficie.

Note: sempre più facile!
L'ho messa perché può essere un'idea per un antipasto o uno spuntino veloce.
Esistono infinite varianti di bruschette; questa è la più semplice e la più classica.
Le dosi sono per due persone... tenendo presenti le avvertenze che seguono.
Volevo mettere tra le etichette per questo post anche le occasioni speciali, in particolare San Valentino ma ho pensato che forse non è la cosa più adatta! Scherzi a parte, se uno non ha problemi a digerire l'aglio, l'unico inconveniente di queste bruschette è che bisogna tenere gli altri a debita distanza fino a digestione ultimata!
In altre parole, sono da mangiare preferibilmente quando non abbiamo da incontrare persone!

martedì 3 marzo 2009

Risotto allo zafferano e porri


Ingredienti:
  • 320 gr. di riso
  • 2 porri grandi (o 4 piccoli)
  • zafferano
  • olio evo
  • dado vegetale bio
  • sale
  • acqua
Tempo di preparazione: 30 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: In una padella antiaderente grande soffriggere i porri con olio evo, quando il porro si è imbiondito toglierne qualche cucchiaio per decorare il piatto alla fine. A questo punto versate il riso nella padella e fatelo tostare un pochino mescolando sempre. Aggiungete quindi acqua bollente fino a coprire tutto il riso e mezzo dado vegetale bio (io uso preferibilmente il mio dado fatto con il Bimby). Fate cuocere aggiungendo qualche mestolo di acqua (sempre presa da una pentola in ebollizione) ogni tanto e aggiustare di sale verso fine cottura. Quando il riso è quasi cotto, aggiungete anche una bustina di zafferano in polvere. Mantecare, e spargete sul risotto i porri messi da parte come elemento decorativo.

Note: le dosi sono per quattro persone.
Per chi lo gradisce, può essere aggiunto del formaggio grattugiato, ma in questo modo, ovviamente, la ricetta non sarà più vegana.

domenica 1 marzo 2009

Vegburger


Ingredienti:
  • 1 hamburger vegetale
  • 1 panino
  • 1 sottiletta
  • 1 cetriolino sottaceto
  • alcune foglie di insalata
  • ketchup
  • sale
Tempo di preparazione: 5 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: cuocete (o scongelate) l'hamburger, scaldate il pane e farcitelo come nella foto: prima l'hamburger, poi la sottiletta (che tenderà a sciogliersi per effetto del calore dell'hamburger caldo senza però liquefarsi completamente), il cetriolino sottaceto tagliato a fettine sottili nel senso della lunghezza, un po' di ketchup e infine le foglie di insalata condite con poco sale.

Note: va bene mettere ricette facili, ma questa! Prossimamente pubblicherò anche la ricetta dell'uovo al tegamino e della pasta al burro! In realtà ho messo questa ricetta per dire come sia possibile farsi in casa un hamburger vegetariano molto migliore di quelli che si trovano nei fast food. Inoltre, qui in Italia, penso sia difficile trovare i vegburger (in India invece li ho trovati).
Può essere un pasto o una merenda veloce, completa e nutriente.
Io utilizzo hamburger di soia surgelati perché li preferisco a quelli freschi, è possibile anche prepararseli.
Avevo poi la mia insalatina di campo (ovviamente biologica) e, come pane, ho utilizzato uno zoccoletto con un po' di farina integrale.
Che dite: per completare l'opera ci volevano anche le patatine fritte e una bella bibita gassata?