sabato 25 luglio 2009

Spaghetti alle veg-vongole



Da quando collaboro con Veganblog sono sempre di più le ricette che copio dai miei "colleghi" chef.
Questa volta ho copiato gli spaghetti alle vongole felici di Mariagrazia.
La foto mi aveva ingannato: sembravano veramente degli spaghetti alle vongole, ho dovuto leggere gli ingredienti e la spiegazione per capire.

Ingredienti:
  • 160 gr. di spaghetti
  • 100 gr. di pistacchi (tostati, non salati)
  • 2 pomodori
  • 1 striscia di alga kombu
  • 1 spicchio d'aglio
  • peperoncino
  • olio evo
  • sale
  • 1 cucchiaio di farina (facoltativo)
Tempo di preparazione: 30 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: pulite lo spicchio d'aglio, tagliatelo a metà e mettetelo sul fuoco in un tegame capiente con un po' di olio evo.
Unite i pomodori (lavati, sbucciati e tagliati a dadini) , l'alga kombu (risciacquata in acqua corrente e tagliata a striscioline) e i pistacchi (brevemente sciacquati in acqua corrente). Aggiustate di sale e aggiungete il peperoncino (io ne ho messo un piccolo secco).
Quando gli spaghetti saranno quasi cotti scolateli e uniteli al sugo per ultimare la cottura.
A questo punto, se volete, potete utilizzare il trucco suggerito da Mariagrazia per avere avere un effetto trattoria… cioè evitare che il sughetto scivoli giù nel piatto senza lasciare traccia sullo spaghetto.
Buttate il cucchiaio di farina sugli spaghetti, rigirate ancora una volta e servite.

Note: le dosi sono per due persone.
Ho utilizzato i pistacchi tostati e non salati perché erano quelli che avevo, potete utilizzare anche quelli salati ma in questo caso state più attenti con il sale (forse si può evitare).

mercoledì 22 luglio 2009

Il pane del profeta Ezechiele




Un po' di giorni fa, ho visto sul sito Veganblog (dove pubblico anch'io le mie ricette) il pane del profeta Ezechiele di Padre Ambrogio e mi è piaciuto così tanto che ho voluto provare a farlo anch'io... e non mi sono neanche preso la briga di cambiare il titolo!

Ingredienti:
  • 100 gr. di farina 00
  • 100 gr. di faina integrale
  • 100 gr. di farina di ceci
  • 2 cucchiaini rasi di sale
  • 1 cucchiaino raso di zucchero
  • 25 gr. di lievito di birra
Tempo di preparazione: 3 ore

Difficoltà: *

Preparazione: stemperate il lievito di birra in poca acqua tiepida; miscelate le tre farine, aggiungete il sale e lo zucchero e unitevi il lievito.
Impastate fino ad ottenere un impasto omogeneo. Lasciate lievitare in un luogo tiepido per circa un'ora.
Impastate nuovamente e lasciate lievitare per un'altra ora.
Cuocete per circa 20 minuti in forno a 200°.

Note: con queste dosi si ottiene una bella pagnotta (come quella nella foto).
I tempi di cottura sono indicativi, fate attenzione che il pane sia ben cotto senza però che si bruci.
Nelle interessantissime spiegazioni che Padre Ambrogio fornisce nella sua ricetta leggiamo che:
una dieta a base di cereali e legumi offre tutto l’apporto proteico che si cerca (in modo irregolare) in un’alimentazione carnea.

[...] Questa ricetta si avvicina a quello che i moderni dietologi chiamerebbero un alimento completo; infatti, una combinazione di farine di cereali e di legumi (in proporzione di due parti di cereali per una di legumi) garantisce la massima capacità di assimilare le proteine (circa il 50% in più di quelle che si potrebbero assimilare mangiando separatamente le stesse quantità di cibo).

Nella quantità descritta dal libro di Ezechiele (circa 200 grammi al giorno), questo pane è in grado di offrire il sostentamento necessario a un essere umano adulto per periodi molto lunghi. Se consumato in combinazione con alimenti freschi (per esempio, frutta e verdura di stagione) può essere la base di un’alimentazione sana e bilanciata.

[...] Il “pane di Ezechiele” è di gusto gradevole (grazie alla combinazione di aromi delle diverse farine), e si conserva a lungo, come i migliori tipi di pane integrale.

[...] si può usare la farina di QUALSIASI cereale o legume, a condizione di mantenere la proporzione corretta: due parti di farina di cereali (anche di tipi diversi) per una parte di farina di legumi. Il grano, la segala e l’avena hanno il 30-35% in più di proteine rispetto al riso, al mais, all’orzo o al miglio. I cereali variano in valore calorico.
Si chiama "pane del profeta Ezechiele" perché, nel Libro di Ezechiele, il Signore comanda di cucinare un tipo speciale di pane, che il profeta dovrà mangiare per un periodo di centonovanta giorni:
Prendi intanto grano, orzo, fave, lenticchie, miglio e spelta, mettili in un recipiente e fattene del pane: ne mangerai durante tutti i giorni che tu rimarrai disteso sul fianco, cioè per centonovanta giorni.

(Ezechiele 4,9)

Devo ammettere che è venuto buonissimo!

domenica 19 luglio 2009

Conchiglie fantasia


Ingredienti:
  • 160 gr. di conchiglie
  • 1 pomodoro
  • 2 zucchine
  • 1 pezzo di alga kombu
  • 1 cipollino fresco
  • 1 spicchio d'aglio
  • peperoncino
  • sale
  • olio evo
Tempo di preparazione: 30 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: pulite lo spicchio d'aglio e tagliatelo a metà; pulite il cipollino e fatelo a striscioline; mettete l'aglio e il cipollino sul fuoco in un tegame con un po' di olio evo facendo attenzione che il cipollino appassisca senza però arrivare a soffriggere.
sciacquate l'alga e tagliatela a strisce; lavare e pulite le zucchine e tagliatele a fiammifero, pulite il pomodoro e fatelo a dadini.
Mettete tutto nel tegame, aggiungete il sale e il peperoncino e lasciate cuocere.
Levate lo spicchio d'aglio e unite le conchiglie che nel frattempo avrete cotto ben al dente in abbondante acqua salata.
Date una rigirata e servite in tavola.

Note: le dosi sono per due persone.
Il condimento di questa pasta l'ho inventato in base agli ingredienti che avevo in casa.

giovedì 16 luglio 2009

Premana


Dal 26 al 29 giugno scorso sono stato a Premana a vedere la fioritura alpina.
Ero in compagnia di amici che oltre ad avere casa a Premana hanno anche una baita all'alpe di Barconcelli.
Un posto meraviglioso situato a 1415 metri di altezza in mezzo ad una natura incontaminata.
La foto iniziale è presa, poco prima di pranzo, dalla terrazza che domina la valle mentre la seguente raffigura la tipica capra orobica, in posa davanti al caseificio comune dell'alpe (molto fotogenica, vero?).


All'alpe si arriva solo a piedi e quindi la mattinata l'abbiamo impiegata per raggiungere la destinazione trasportando gli zaini con le vettovaglie e tutto il necessario (anche se una parte è stata portata dal fuoristrada, fino ad un certo punto, e da una teleferica idraulica nell'ultimo tratto).
Al pomeriggio ci siamo mossi nei dintorni e abbiamo potuto ammirare le fioriture di rododendri.


Abbiamo cominciato anche a raccogliere alcuni fiori; tra questi, la bistorta, con la quale abbiamo fatto la tisana per la sera.


Il giorno dopo (domenica) abbiamo raggiunto il pizzo tre signori, la vetta più alta della zona con i suoi 2554 metri s.l.m.; per me è sta un'impresa sovrumana mentre per gli abitanti del luogo (abituati a questi sentieri e a questi dislivelli) è poco più di una passeggiata!
Lungo il percorso abbiamo potuto ammirate moltissimi fiori, tra questi, abbiamo visto la genzianella


e l'anemone alpina (il nome botanico dovrebbe essere pulsatilla alpina sub. apiifolia, questa è, ovviamente, l'infruttescenza, il fiore è giallo).


Abbiamo incontrato anche gli stambecchi.


Eccone un altro (molto confidente) che abbiamo trovato (insieme ad altri) quando siamo arrivati in vetta.


Sono animali molto curiosi e questo, purtroppo, gli è spesso fatale in quanto, i cacciatori, approfittano della loro curiosità (che li spinge ad avvicinarsi anziché scappare) per ucciderli. :(

martedì 14 luglio 2009

Insalata di fagiolini pomodori e...


Ingredienti:
  • fagiolini
  • patate
  • pomodori
  • cipollotti freschi
  • olio evo
  • aceto (facoltativo)
  • sale
Tempo di preparazione: 15 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: spuntate e lavate i fagiolini, pelate, lavate e tagliate a pezzi le patate (se è abbastanza grossa ne basta anche una sola per due persone) e cuocete tutto (io ho utilizzato la pentola a pressione con un notevole risparmio di tempo).
Pelate i pomodori e fateli a dadini, pulite i cipollotti e tagliateli prima per lungo e poi a striscioline.
Una volta cotti, scolate le patate e i fagiolini e fateli raffreddare (anche passandoli sotto un getto di acqua fredda) e tagliateli a pezzetti.
Unite il tutto e condite con olio evo, sale e, se vi piace, un po' d'aceto.

Note: cominciano i primi pomodori nel mio orto mentre per i fagiolini è ancora un po' presto e quindi li ho dovuti acquistare ma presto ci saranno anche quelli.
Un'insalata così "corposa" può essere utilizzata come contorno per accompagnare qualcos'altro ma anche come piatto unico.
Questa è un'insalata fresca adatta al caldo che è arrivato in questi giorni.
Se già negli altri periodi dell'anno mi piace fare ricette semplici e veloci, d'estate ancora di più.

venerdì 10 luglio 2009

Farro con pomodori e zucchine


Ingredienti:
  • 180 gr. di farro
  • 2 zucchine
  • 2 pomodori (lunghi)
  • olio evo
  • 1 spicchio d'aglio
  • sale
  • peperoncino (facoltativo)
Tempo di preparazione: 20 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: pulite lo spicchio d'aglio, tagliatelo a metà e mettetelo in un tegame capiente con olio evo.
Lavate e tagliate le estremità alle zucchine e fatele a fettine sottilissime (io ho usato una grattugia apposta che ha anche la lama per fare queste cose); lavate e sbucciate i pomodori poi fateli a pezzetti e mettete il tutto nel tegame con l'olio e l'aglio (che toglierete a fine cottura); aggiustate di sale e aggiungete un po' di peperoncino (facoltativo).
Date una breve cottura (si deve sentire il gusto fresco del pomodoro e delle zucchine) e unite il farro precedentemente cotto in acqua salata (io ho usato, come al solito, la pentola a pressione, per questo ho indicato tempi così brevi per la preparazione).

Note: le dosi sono per due persone.
La Garfagnana è molto vicina e quindi è d'obbligo utilizzare il farro I.G.P. della Garfagnana.
Questo piatto può essere utilizzato sia come primo piatto che come piatto unico e può essere mangiato ancora caldo oppure freddo.
Con questo caldo forse la scelta migliore è mangiarlo freddo come piatto unico, poi, vedete voi, in base ai gusti e... alla fame.
Magari basta aggiungere un po' di frutta per avere un pasto completo e sentirsi sazi.
Ma, la passiflora... cosa c'entra? Niente, è solo che mi piace da matti il fiore e ho voluto metterlo per abbellire la fotografia; non trovate che sia un fiore stupendo?

mercoledì 8 luglio 2009

Tagliatelle all'uovo con i peperoni



Ingredienti:
  • 200 gr. di tagliatelle all'uovo
  • 100 gr. di panna da cucina
  • 1 peperone rosso
  • sale
  • pepe
  • olio evo
  • 1 spicchio d'aglio
Tempo di preparazione: 30 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: lavate e pulite il peperone; tagliatelo a listarelle eliminando le parti bianche interne e i semi e mettetelo a cuocere in un tegame con un po' d'olio evo e lo spicchio d'aglio tagliato a metà (che toglierete a fine cottura).
Aggiungete la panna, il sale e il pepe, mescolate e completate la cottura.
Con questo sugo condite le tagliatelle che avrete cotto in abbondante acqua bollente.

Note: le dosi sono per due persone.
Le rose che ho utilizzato per la foto sono del mio giardino.

lunedì 6 luglio 2009

Meno tumori tra i vegetariani

Questo è il titolo di un articolo apparso in questi giorni su Repubblica che riferisce di uno studio inglese pubblicato sul British Journal of Cancer che è stato condotto su circa 61 mila persone con un follow up di oltre 12 anni.
In questo studio sonno state prese in considerazione persone con una dieta che prevede la carne, altre che non mangiano carne ma mangiano il pesce e altre ancora che invece sono vegetariane.
Le conclusioni alle quali è arrivato questo studio (il più ampio finora condotto su questo argomento) sono che: "The incidence of some cancers may be lower in fish eaters and vegetarians than in meat eaters".
Con questo post non voglio convincere nessuno a diventare vegetariano (e neanche a mangiare pesce!). Penso che ognuno debba sentirsi libero di fare le scelte alimentari che ritiene più giuste.
Lo scopo per cui è nato questo blog è solo quello di pubblicare le mie ricette vegetariane, questo post rappresenta dunque un elemento di novità che continuerà ad esserci ma non vorrei far diventare predominante.

Se siete interessati ad approfondire l'argomento, qui potete trovare l'articolo di Repubblica e qui lo studio completo (in inglese) pubblicato sul British Journal of Cancer.

domenica 5 luglio 2009

Marmellata di fichi


Ingredienti:
  • 4 kg. di fichi
  • 2 kg. di zucchero
  • 1 limone
  • 1 bacca di vaniglia
Tempo di preparazione: 2 ore

Difficoltà: *

Preparazione: pulite i fichi (senza però sbucciarli) eliminando il picciolo e le parti più dure.
Tagliateli grossolanamente e metteteli in una pentola con lo zucchero, la bacca di vaniglia spaccata a metà e il limone tagliuzzato finemente (tutto, polpa e buccia).
Mettete a bollire a fuoco lento, mescolando di tanto in tanto, fino a quando non sarà addensata (ci vorrà circa un'ora e mezza).
Invasettate ancora calda e capovolgete il barattolo per pochi minuti per creare il sottovuoto.
Poi rigirate i vasetti nel verso giusto affinché la marmellata non si attacchi al tappo.



Note: siccome avevo tantissimi fichi fioroni e, una volta che sono stati colti belli maturi, durano poco, ho trasformato in marmellata tutti quelli che non ho mangiato.
Ne ho mangiati tantissimi, da soli o con la focaccia, ma molti mi erano rimasti.
Purtroppo, quando è il periodo, maturano tutti insieme e bisogna consumarli in fretta.


Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Manu & Slvia: non solo prosciutto e fichi.


venerdì 3 luglio 2009

Macedonia di frutta fresca



Ingredienti:
  • 1 pompelmo rosa
  • 1 mela
  • 1 pera
  • 1 banana
  • 1 nettarina (noce pesca)
  • 2 albicocche
  • fragole
  • vino bianco (facoltativo)
  • zucchero di canna
Tempo di preparazione: 5 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: Spremete il pompelmo e tenete da parte il succo.
Sbucciate la banana e fatela a fettine, lavate e sbucciate la mela e la pera, eliminate il torsolo, il picciolo e fatele a dadini.
Lavate e tagliate a pezzetti anche la pesca nettarina; lavate, pulite e tagliate le fragole e le albicocche.
Mettete tutta la frutta in una ciotola e mescolatela; unite il succo di pompelmo e un po' di vino bianco.
Aggiungete sopra lo zucchero di canna senza mescolare, lasciate riposare affinché un po' dello zucchero si sciolga e si amalgami alla frutta (basteranno pochi minuti).



Note: le dosi sono per una persona.
Questa è stata la mia cena dell'altra sera. Ogni tanto mi piace mangiare solo frutta.
Secondo me, la macedonia è sempre buona. Vi ho indicato la frutta che ho utilizzato io perché era quella che avevo in casa; mi è sembrato un buon mix di sapori e di consistenza. Ovviamente può essere variata in base alle disponibilità e alla stagionalità della frutta.
Ormai le fragole sono finite, ho trovato ancora le ultime (ad un prezzo accettabile) e ne ho subito approfittato.
Cerco sempre di mangiare la frutta di stagione; è migliore, più buona e costa meno.
Naturalmente, modificando le dosi, può essere utilizzata come colazione, come merenda o a fine pasto.
Il vino bianco è facoltativo, potete utilizzare dello spumante secco, un vino rosso leggero (o anche rosè) o anche non metterlo.


mercoledì 1 luglio 2009

Focaccia e fichi


Nel mio orto sono arrivati i fichi!
Quello che vi propongo è un buon modo per mangiarli.



Ingredienti (per la focaccia):
  • 100 gr. di farina tipo 00
  • 100 gr. di farina tipo 0 (manitoba)
  • 100 gr. di farina integrale
  • 200 ml. d'acqua
  • 25 gr. di lievito di birra
  • 2 cucchiai d'olio evo
  • sale grosso
  • 2 cucchiaini rasi di sale fino
  • 1 cucchiaino raso di zucchero
Tempo di preparazione: 1 ora e mezzo

Difficoltà: *

Preparazione: miscelate insieme le farine con un cucchiaio d'olio evo, il sale fino, lo zucchero e il lievito di birra che avrete fatto precedentemente sciogliere nell'acqua tiepida.
Mischiate il tutto fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico.
Stendete l'impasto nella teglia nella quale cuocerà e lasciarala lievitare per circa mezz'ora.
Stendete ancora l'impasto premendo con le dita fino a toccare la teglia e formando le caratteristiche fossette.
Lasciate ultimare la lievitazione (ci vorrà almeno un'altra mezz'ora) e versate nelle fossette un cucchiaio d'olio evo emulsionato con acqua; aggiungete un po' di sale grosso in superficie facendo in modo che anch'esso vada nelle fossette e infornate nel forno preriscaldato a 220° per circa 20 minuti.
Servite la focaccia calda accompagnata dai fichi.



Note: le dosi sono per una focaccia di circa 25 cm. di diametro.
Non so dirvi per quante persone è sufficiente, dipende dalla fame, dall'utilizzo (per pranzo, per colazione o per una merenda) e da quanti fichi ci mangiate. Contate comunque che può essere una buona merenda (o colazione) per quattro persone.
Per quello che mi risulta, la focaccia ligure originale prevede l'utilizzo della sola farina tipo 00, soprattutto non ho mai visto utilizzare la farina integrale: io, invece, ho voluto fare questo esperimento mischiando varie farine.
A Genova (e, in misura minore, in tutta la Liguria) è tradizione mangiare la focaccia a colazione assieme al caffè, al posto del cornetto.
A me piace mangiarla da sola o accompagnata dagli alimenti più disparati, In questo caso, l'ho abbinata ai fichi fioroni del mio orto; secondo me, un abbinamento vincente.



Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Manu & Slvia: non solo prosciutto e fichi.