sabato 28 novembre 2009

Spaghetti cacio e pepe


Ingredienti:
  • spaghetti
  • pecorino romano stagionato
  • pepe
  • olio evo
Tempo di preparazione: 30 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: mettete a cuocere gli spaghetti in acqua salata, l'acqua non deve essere moltissima perché deve trattenere l'amido.
Mentre gli spaghetti cuociono, prendete un po' di acqua di cottura della pasta e amalgamatela in una ciotola con il pecorino romano grattugiato fino ad ottenere una crema.
Quando gli spaghetti sono quasi cotti, metteteli in una padella dove avrete fatto scaldare un po' di olio con una bella macinata di pepe nero.
Aggiungete la crema fata con il pecorino e ultimate la cottura mantecando bene gli spaghetti.
Impiattate e servite gli spaghetti caldissimi con una bella macinata di pepe nero.

Note: dosi libere, secondo l'estro e la fame.
Anche questa è una ricetta semplicissima, "basic" come mi piace chiamare queste ricette (questo nome mi è stato suggerito in un commento ad una mia ricetta, basic anch'essa).
Però, pur nella sua semplicità, bisogna fare attenzione a non trasformarla in un banale piatto di pasta. La difficoltà maggiore sta nel creare la giusta sensazione di cremosità.

giovedì 26 novembre 2009

Risotto con cipolle, pinoli e melagrana


Ingredienti:
  • riso
  • cipolla
  • pinoli
  • melagrana
  • olio
  • sale
  • zucchero
Tempo di preparazione: 20 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: cominciamo dalla preparazione del riso. Fate tostare il riso in una pentola per circa 2 minuti, il riso deve tostare da solo, senza olio e senza nient'altro. Aggiungete l'acqua, salate e fatelo cuocere (per chi, come me, usa la pentola a pressione, ci vorranno 5 minuti).
Nel frattempo avrete pulito e affettato la cipolla e sgranato la melagrana. Mettete la cipolla in un tegame con poco olio e fatela appassire, aggiustate di sale e aggiungete lo zucchero; continuate la cottura facendo sciogliere lo zucchero e aggiungendo una parte dei pinoli e dei chicchi di melagrana. Quando il sugo è cotto, aggiungete il riso cotto al dente e ultimate la cottura mantecando. Guarnite con altri pinoli e chicchi di melagrana crudi.



Note: non so darvi le dosi perché sono andato ad occhio.
Mi sembra una ricetta facile da fare ad occhio a seconda dei gusti del momento, mettendo più o meno pinoli, più o meno chicchi di melagrana, ecc.; mi piace molto il contrasto tra il gusto asprigno della melagrana e quello dolciastro della cipolla (che, in cottura, tenderà a caramellarsi) che ben si armonizzano in questa preparazione anche con l'aggiunta dei pinoli.
La melagrana è del mio orto (per questo l'etichetta).

martedì 24 novembre 2009

Un altro (graditissimo) premio


Ecco arrivare, a distanza di pochissimo tempo dal precedente, un altro (graditissimo) premio.
ad attribuirmelo è ancora Giulia che ringrazio sentitamente.
Riporto anch'io la traduzione (a modo mio) di questo premio "Amigo de Internet":
Esseri invisibili, ma che danno amore, che ci offrono compagnia, che ci prestano attenzione, che ci parlano da dentro il loro proprio cuore... Ti ringrazio, per ché mi sai sopportare, perché ci sei alla mia finestra e mi rallegri un giorno di più!!!

inoltre, come da tradizione, passo questo premio ad altri blog e, in particolare, a:


domenica 22 novembre 2009

Foglie di salvia fritte


Ingredienti:
  • foglie di salvia
  • farina 00 di grano tenero
  • farina di ceci
  • birra
  • olio evo
  • sale
Tempo di preparazione: 20 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: lavate e asciugate le foglie di salvia. Preparate una pastella non troppo liquida utilizzando uguale quantità di farina di grano tenero e di farina di ceci che miscelerete con la birra; aggiustate di sale e amalgamate bene eliminando tutti i grumi, deve risultare una pastella liscia e fluida; lasciate riposare la pastella affinché le farine si idratino (soprattutto quella di ceci). In una padella portate in temperatura l'olio, passate le foglie di salvia nella pastella e friggetele nell'olio bollente.
Una volta cotte, ponete le foglie di salvia su una carta assorbente e servite.

Note: la salvia fritta è una preparazione semplicissima e sfiziosa che può essere utilizzata come antipasto o per accompagnare un aperitivo.
In questo periodo la salvia del mio giardino ha foglie molto grandi che ben si prestano a questa preparazione.

venerdì 20 novembre 2009

Merenda di un pomeriggio di studio


In un grigio pomeriggio autunnale nel quale ero in casa a studiare (tanto per cambiare!) ho pensato di prepararmi questa merenda semplicissima.
La merenda è composta semplicemente da una fetta di pane (cotto a legna) spalmata (abbondantemente) con marmellata di fichi fioroni.
Il tutto accompagnato da una tazza di tè caldo (in questo caso era un Lapsang Souchong.) Questa, come dice Wikipedia, è una varietà di tè rosso cinese. Conosciuto anche come Zheng Shan Xiao Zhong viene prodotto esclusivamente sul monte Wuyi, nella contea di Tong Mu Guang, al nord della regione del Fujian.
È un tè di foglie piccole, usate intere per l'infusione. Il colore ambra scura viene ottenuto prima per ossidazione, quindi per affumicatura delle foglie effettuata con fuoco di pino o cedro.
Il contenuto in teina è relativamente basso.
Dicono che l'abbinamento migliore è con il pesce ma i pesciolini io preferisco lasciarli liberi nel mare (o nel fiume, dove preferiscono loro) e mi piace bere questo tè per accompagnare cibi dolci.
In realtà non bevo mai il caffè e anche il tè, in quanto bevanda eccitante, lo bevo molto di rado.

mercoledì 18 novembre 2009

Zuppa di funghi e patate


Ingredienti:
  • 100 gr. di funghi champignons
  • 3 gr. di funghi porcini secchi
  • 25 gr. di cipolla
  • 100 gr. di patate
  • olio evo
  • prezzemolo
  • 10 gr. di amido di mais
  • 2 cucchiai di miso
  • acqua
Tempo di preparazione: 50 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: mettete a bagno i funghi secchi in acqua tiepida per 10 minuti; pulite gli champignons e affettateli. Tritate la cipolla e il prezzemolo. Fate imbiondire la cipolla in una tegame con olio evo e unite i funghi (sia gli champignons a fette che i porcini secchi a pezzetti rinvenuti in acqua) e le patate precedentemente pelate, lavate e tagliate a dadini.
A questo punto unite l'acqua nella quale avete messo a bagno i funghi secchi e altra acqua q.b.; fate bollire per 30 minuti.
Quando la zuppa è quasi pronta, unite l'amido di mais precedentemente sciolto in un po' d'acqua (affinché non faccia grumi), amalgamate e ultimate la cottura.
Togliete dal fuoco, aggiungete il miso e servite.

Note: le dosi sono per due persone.
In questa ricetta non è previsto il sale; al su posto viene utilizzato il miso.
Se, anche con il miso, la zuppa vi sembra poco salata, potete aumentare la dose di miso o mettere un po' di sale.
Come dicevo nella ricetta della zupppa di miso il miso va aggiunto alla fine e non va cotto perché non perda tutti i suoi importanti elementi nutritivi (soprattutto enzimi, che sono termolabili).

lunedì 16 novembre 2009

Spaghetti con ragù di zucchine


Ingredienti:
  • zucchine
  • soia granulare
  • cipolla
  • aglio
  • vino bianco
  • olio evo
  • sale
Tempo di preparazione: 30 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: lavate e cimate le zucchine e tagliatele sottilissime (possibilmente a filini). Mettete in un tegame l'aglio sbucciato e tagliato a metà (uno spicchio sarà sufficiente) e la cipolla a pezzetti con l'olio evo. Prima che imbiondiscano, aggiungete la soia granulare; aggiungete anche il vino bianco per far reidratare la soia e lasciatelo sfumare.
Aggiungete ora le zucchine, aggiustate di sale, completate la cottura e fate ritirare a vostro piacimento.
Condite con questo ragù gli spaghetti cotti al dente in abbondante acqua salata.

Note: anche in questo caso, per le dosi sono andato a occhio. Questa è una variante dei gemellini al ragù di soia.
Per fare le zucchine a filini ho usato una grattugia multiuso, mi piaceva che venissero abbastanza lunghi da confondersi con gli spaghetti.

sabato 14 novembre 2009

Cornetti salati



Ingredienti (per la pasta):
  • 200 gr. di farina 00
  • 100 ml. di latte di soia (non aromatizzato)
  • 20 gr. di olio evo
  • 10 gr. di lievito in polvere (meno di una bustina)
  • sale
  • semi di papavero (opzionali)
  • semi di sesamo tostati (opzionali)

Ingredienti (per il ripieno):
  • 1 zucchina
  • 2 patate piccole
  • 1 cipollino
  • 1 spicchio d'aglio
  • peperoncino
  • sale
  • olio evo
Tempo di preparazione: 50 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: Cominciamo con la preparazione del ripieno. Lavate e bollite le patate, quando sono cotte, sbucciatele e tagliatele a dadini; lavate, cimate e tagliate a dadini la zucchina. Pulite il cipollino e affettatelo finemente.
In una padella fate scaldate un po' d'olio evo con uno spicchio d'aglio pelato e tagliato a metà e il peperoncino a pezzetti. A questo punto aggiungete il cipollino, fatelo appassire e unite la zucchina e le patate. aggiustate di sale e ultimate la cottura. Mettete da parte.
Passiamo alla preparazione della pasta.
Mescolate tutti gli ingredienti (esclusi i semi) per formare un impasto sodo e liscio. stendete l'impasto con il mattarello in modo da ottenere una sfoglia tonda. Tagliate la sfoglia a spicchi e guarnite con il ripieno che posizionerete nella parte più larga del triangolo. Arrotolate i triangoli per formare i cornetti e rigirate le punte per dargli la forma classica; fate attenzione che il ripieno non esca dai bordi. Spennellate i cornetti con latte di soia. Guarnitene alcuni con i semi di sesamo tostati e altri con i semi di papavero e mandate in forno preriscaldato a 220° per circa 25 minuti.

Note: con queste dosi ho fatto 12 cornetti.
Sono buoni tiepidi o anche freddi, fate comunque attenzione: appena sfornati sono molto caldi all'interno.
La guarnizione con i semini è facoltativa ma, oltre ad avere un bell'effetto scenografico, ci stano davvero bene.
Possono essere utilizzati come antipasto o per accompagnare un aperitivo. In una cena in piedi possono anche costituire una pietanza.
Ugualmente, possono anche costituire un secondo piatto.
Ho indicato il ripieno che ho utilizzato io in questo caso; la vostra fantasia saprà consigliarvi altri ripieni adatti.
La prossima volta voglio provare a farli utilizzando come ripieno il formaggio vegan di Concita tagliato a dadini.
Se provate a farli, ditemi con cosa li avete farciti.

Ecco i cornetti durante la preparazione, sono in forno a cuocere.


giovedì 12 novembre 2009

Insalata patate, pomodori e...


Ingredienti:
  • patate
  • pomodori
  • insalata lollo
  • cipollini
  • capperi sottaceto
  • semi di sesamo tostati
  • olio evo
  • sale
Tempo di preparazione: 30 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: lavate le patate e fatele bollire; una volta cotte pelatele e fatele a dadini; lavate i pomodori e tagliateli a dadini; lavate e centrifugate (per togliere l'acqua) l'insalata lollo e affettatela sottile sottile; pulite e affettate i cipollini; scolate i capperi per eliminare l'aceto in eccesso.
Unite tutti gli ingredienti e condite con olio evo e sale; guarnite con i semi di sesamo tostati.

Note: le patate le ho cotte nella pentola a pressione.
Ho messo molte etichette perché un'insalata così ricca si presta a molti usi.
Per me è stata la cena di alcune sere fa; accompagnata da un po' di pane e seguita da frutta fresca (i miei cachi).

martedì 10 novembre 2009

La bistecca inquina più di un SUV

Con questo titolo molti siti e molti blog hanno commentato l'articolo di Marc Bittman apparso sul "The New York Times" e tradotto in italiano da Anna Bissanti.
L'articolo in italiano si può leggere sul sito di "Repubblica".
L'aumento del consumo di carne nel mondo (nel 1961 il fabbisogno complessivo di carne nel mondo era di 71 milioni di tonnellate; nel 2007 si stima che sia arrivato a 284 milioni di tonnellate), gli attuali sistemi di allevamento , l'inefficienza degli allevamenti per la produzione di calorie rispetto ai cereali (per produrre le stesse calorie assimilate tramite il consumo di carni di bestiame allevato e il consumo diretto di cereali occorrono da due a cinque volte più cereali) e l'inquinamento prodotto dagli allevamenti (uno studio dello scorso anno dell'Istituto nazionale di scienze dell'allevamento in Giappone ha stimato che ogni taglio di carne di manzo da un chilogrammo è responsabile dell'equivalente in termini di diossido di carbonio alle emissioni di una vettura media europea ogni 250 chilometri circa e brucia l'energia sufficiente a tenere accesa per 20 giorni una lampadina da 100 watt) fanno concludere l'articolo dicendo: "se gli attuali trend continueranno, la carne diventerà una minaccia più che un'abitudine".

domenica 8 novembre 2009

Colazione n.3


Ecco un'altra colazione.
Questa volta, insieme alla mia immancabile tazza d'orzo, ho mangiato una banana e alcuni pancakes irrorati di sciroppo d'acero (che ho comprato in Canada nel corso del mio ultimo viaggio).

Appendice: il gioco della domenica.

Con questa "ricetta non ricetta" vorrei lanciare una "caccia al tesoro".

Il gioco consiste nel trovare il maggior numero di ricette che mi hanno rubato dal blog.

Potete indicare anche quelle che hanno rubato a voi.

Nei vari blog si è parlato molto delle copiature, a me non era mai capitato (o non me ne ero accorto); se qualcuno prende spunto dalle mie ricette mi fa piacere. Anche io prendo idee e ricette dagli altri blog, dai libri di cucina, dalle riviste ma cerco sempre di citare gli autori, di mettere i link e, comunque, le ricette che pubblico le ho fatte io (in alcune sono stato aiutato da un'amica) e le foto sono mie, dei miei piatti.

Invece questa volta, qualcuno mi ha segnalato una ricetta molto simile ad una mia, sono andato a verificare e ho scoperto cose molto interessanti.

Avevo preparato anche i link ad un sito in particolare e alle ricette che avevano delle "somiglianze" con le mie (sembravano gemelli omozigoti) ma poi, ho lasciato un commento su una di queste ricette e un responsabile del sito mi ha gentilmente e tempestivamente risposto proponendomi di rimediare.

Sospendo quindi il giudizio e resto in attesa degli sviluppi futuri.

Mi farebbe però piacere sapere cosa ne pensate voi.

venerdì 6 novembre 2009

Pancakes


Ingredienti:
  • 350 ml. di latte di soia
  • 200 gr. di farina 00
  • 20 gr. di olio di soia
  • 15 gr. di zucchero di canna
  • 6 gr. di lievito vanigliato per dolci
  • 1 pizzico di sale
Tempo di preparazione: 30 minuti

Difficoltà: *

Preparazione: unite tutti gli ingredienti e amalgamateli aiutandovi con un mixer.
Ungete leggermente una padella antiaderente e, quando è ben calda, versate un po' del composto con un mestolo.
appena vedete affiorare le bolle in superficie e la parte inferiore è cotta, girate il pancake e terminate la cottura anche dall'altro lato.
Proseguite così anche con gli altri pancakes impilandoli via via che sono pronti su un piatto affinché si mantengano caldi.
Serviteli subito.

Note: le dosi sono per quattro persone.
Secondo me, il modo migliore di mangiarli è irrorandoli con sciroppo d'acero; io, tra le quattro gradazioni che ho trovato in Canada, preferisco quello dark, il più scuro, il più saporito, con un gusto tendente al caramello.
Una valida alternativa è spalmarli di marmellata.
Con la dose di zucchero indicata non vengono molto dolci; a me piacciono così anche perché li mangio assieme allo sciroppo d'acero; se li preferite comunque più dolci, aumentate la dose di zucchero.
I buchini che si formano in cottura hanno lo scopo di incamerare ancora più sciroppo.

mercoledì 4 novembre 2009

Lunchbox #1


Una bella giornata di sole, il rientro pomeridiano al lavoro e nessuna voglia di andare a mangiare nel posto dove vado di solito.
Allora mi sono detto: perché non approfitto di queste ultime belle giornate e non mi preparo un lunchbox (alias: schiscetta, gamella, bento, ecc.) da mangiare all'aperto?
Detto fatto, ecco il mio semplicissimo lunchbox #1: contiene solo cous cous con verdure.
Rispetto alla ricetta del cous cous che avevo postato, ho cambiato alcune verdure; qui non ci sono i piselli e il sedano ma ci sono i peperoni. La preparazione è la stessa.
Per il resto, un bel grappolo d'uva e un po' di mandorle pelate.
Il tutto accompagnato dal panorama della fortezza Firmafede.
Sullo sfondo si può notare anche la fortezza di Sarzanello.
Tra l'altro, mentre ero lì, c'era un via vai di truppe napoleoniche venute a Sarzana per il Sarzana Napoleon Festival 2009.
Qui sotto, un'altra veduta delle fortezze.

lunedì 2 novembre 2009

I sapori di una volta - castagne bollite


Ingredienti:
  • castagne
  • alloro
  • finocchio selvatico
  • sale
Tempo di preparazione: 1 ora

Difficoltà: *

Preparazione: mettete in una pentola le castagne con una presa di sale, qualche foglia di alloro e un po' di semi di finocchio selvatico.
Portate a bollore e lasciate cuocere per almeno 40 minuti.

Note: se le castagne sono molto grandi andranno cotte anche un'ora.
Queste sono state bollite con la buccia e qui da noi si chiamano "baletti" ("ballotte "nella vicina Toscana), se invece si fanno cuocere sbucciate, abbiamo le "mondine" (da noi, in dialetto, si chiamano "borgoi"). Ogni regione utilizza nomi diversi per le castagne a seconda di come sono cotte (arrostite, bollite, ecc.); alcuni di questi nomi sono simili (come nell'esempio che ho appena fato).
Mi piacerebbe sapere come si chiamano dove vivete voi.
Le castagne che ho utilizzato sono nostrali e mi sono state regalate da un'amica come dicevo nella ricetta delle caldarroste.
L'alloro e il finocchio selvatico vengono dal mio orto.
Questo piatto mi ricorda i sapori di una volta, quando era tradizione preparare le castagne bollite per la sera da mangiare dopo cena e conservarne alcune sbucciate per la colazione o la merenda del mattino dopo.



Alcune considerazioni sulle fotografie e sulla giornata odierna.
Chi mi conosce e chi segue sul blog saprà della mia passione per la fotografia (i risultati, però, li lascio giudicare a voi); anche le fotografie che ho messo in questo post sono state "studiate": l'ambientazione, la luce, gli elementi compositivi.
Non è però solo per fini estetici che ho messo un libro nelle fotografie.
Questo libro, il libro Cuore di Edmondo de Amicis, è un'edizione del 1923 che apparteneva (assieme a molti altri libri) ad un mio zio di multiformi saperi e di cultura eclettica che è venuto a mancare.
Pur avendo vissuto una vita assai travagliata (è stato anche recluso in un campo di concentramento nazista) fino all'ultimo ha voluto ampliare i suoi orizzonti ed imparare cose nuove.
Questa diventa quindi un'occasione per ricordare lui e tutti i nostri cari che sono defunti. Un modo per ricordare l'affetto che ci ha legato e che continua, seppur per vie diverse, a legarci a loro.
Non sono più "da noi" ma sono sempre "con noi".
Mi auguro quindi che il giorno della commemorazione dei defunti sia un giorno per pensare a loro in maniera ancora più intensa e per sentirli ancora più vicini a noi.
In questa giornata, se possiamo, proviamo anche a rivolgere un pensiero, a recitare una preghiera per quei defunti, tanti nel mondo attuale, che non hanno mai avuto una persona che li pensi e tanto meno una preghiera e che anche in vita non hanno mai incontrato una mano e un cuore che abbia cercato di salvarli.