
Ingredienti:
- 1200 gr. di mele
- 600 gr. di zucchero
- 1 bustina di pectina (2:1, cioè che serve per due parti di frutta e 1 di zucchero)
- pinoli
- uvetta
- cannella in polvere
- foglie di menta (in alternativa a pinoli, uvetta e cannella)
Tempo di preparazione: 40 minuti
Difficoltà: *
Preparazione: lavate e sbucciate le mele, eliminate il torsolo e fatele a pezzetti piccoli con il coltello o con il frullatore. Se usate il frullatore fate attenzione a non farne una crema ma piuttosto dei piccoli pezzettini, anche disomogenei in grandezza (così la marmellata è più buona).
Mettete le mele sminuzzate in una pentola, aggiungete la bustina di pectina, lo zucchero e mettete la pentola sul fuoco; da quando comincia a bollire lasciate cuocere per 4 minuti, aggiungete una manciata di pinoli, una manciata di uvetta precedentemente ammollata nell'acqua calda, un cucchiaino di cannella in polvere e mescolate il tutto.
Invasettate la marmellata ancora bollente, capovolgete i vasetti a testa in giù per sterilizzare il tappo; aspettate un minuto o due che il tappo si sia sterilizzato per il calore e poi capovolgete di nuovo i vasetti nel loro giusto verso.
Note: nella confezione c'è scritto che una bustina di pectina serve per un chilo di frutta ma le mele hanno già la pectina dentro e quindi per non avere una marmellata troppo densa è meglio aumentare un po' la dose di frutta.
Se usate il frullatore per sminuzzare le mele il risultato migliore si ottiene con il tasto ad intermittenza del frullatore anche detto "pulse".
Non fate raffreddare la marmellata alla rovescia perché rapprendendosi si appiccica al coperchio.
Io ho usato la pectina 2:1 cioè due parti di frutta e una di zucchero seguendo le istruzioni riportate sulla scatola (tritare la frutta, aggiungere la pectina, mettere sul fuoco, aggiungere lo zucchero). Poi, a cottura ultimata ho aggiunto cannella a piacere e due cucchiai di pinoli e tre di uvetta ammollata nell'acqua per ogni chilo di marmellata.
Io preferisco usare la pectina perché la marmellata cuoce meno e sa più di frutta. Siccome le mele già hanno la pectina, si può aumentare ulteriormente la dose di frutta rispetto alla ricetta.
Se si vuole provare si possono sostituire uvetta, pinoli e cannella con una manciatina di foglie di menta sminuzzate. Il binomio ha un gusto fresco che si addice di più alla primavera estate, invece il gusto strudel è più invernale. Anzi, siccome la cannella e i pinoli e l'uvetta si aggiungono a fine cottura, volendo si può dividere la marmellata e farne una parte al gusto di strudel e l'altra con l'aggiunta di un mazzetto di menta tritata.
Con questa ricetta partecipo al concorso: sotto vetro.
Difficoltà: *
Preparazione: lavate e sbucciate le mele, eliminate il torsolo e fatele a pezzetti piccoli con il coltello o con il frullatore. Se usate il frullatore fate attenzione a non farne una crema ma piuttosto dei piccoli pezzettini, anche disomogenei in grandezza (così la marmellata è più buona).
Mettete le mele sminuzzate in una pentola, aggiungete la bustina di pectina, lo zucchero e mettete la pentola sul fuoco; da quando comincia a bollire lasciate cuocere per 4 minuti, aggiungete una manciata di pinoli, una manciata di uvetta precedentemente ammollata nell'acqua calda, un cucchiaino di cannella in polvere e mescolate il tutto.
Invasettate la marmellata ancora bollente, capovolgete i vasetti a testa in giù per sterilizzare il tappo; aspettate un minuto o due che il tappo si sia sterilizzato per il calore e poi capovolgete di nuovo i vasetti nel loro giusto verso.
Note: nella confezione c'è scritto che una bustina di pectina serve per un chilo di frutta ma le mele hanno già la pectina dentro e quindi per non avere una marmellata troppo densa è meglio aumentare un po' la dose di frutta.
Se usate il frullatore per sminuzzare le mele il risultato migliore si ottiene con il tasto ad intermittenza del frullatore anche detto "pulse".
Non fate raffreddare la marmellata alla rovescia perché rapprendendosi si appiccica al coperchio.
Io ho usato la pectina 2:1 cioè due parti di frutta e una di zucchero seguendo le istruzioni riportate sulla scatola (tritare la frutta, aggiungere la pectina, mettere sul fuoco, aggiungere lo zucchero). Poi, a cottura ultimata ho aggiunto cannella a piacere e due cucchiai di pinoli e tre di uvetta ammollata nell'acqua per ogni chilo di marmellata.
Io preferisco usare la pectina perché la marmellata cuoce meno e sa più di frutta. Siccome le mele già hanno la pectina, si può aumentare ulteriormente la dose di frutta rispetto alla ricetta.
Se si vuole provare si possono sostituire uvetta, pinoli e cannella con una manciatina di foglie di menta sminuzzate. Il binomio ha un gusto fresco che si addice di più alla primavera estate, invece il gusto strudel è più invernale. Anzi, siccome la cannella e i pinoli e l'uvetta si aggiungono a fine cottura, volendo si può dividere la marmellata e farne una parte al gusto di strudel e l'altra con l'aggiunta di un mazzetto di menta tritata.
Con questa ricetta partecipo al concorso: sotto vetro.