venerdì 6 dicembre 2013

Nelson Mandela

Come tutti ormai sapete, Nelson Mandela è morto
Non serve che sia io a ricordare chi era e il suo valore.
Voglio solo ricordarlo con una poesia scritta dal poeta inglese William Ernest Henley; questa poesi era usata da Nelson Mandela per alleviare gli anni della sua prigionia durante l'apartheid. 
Il video che riporto è uno spezzone del film Invictus, diretto da Clint Eastwood.



Nel film, la traduzione italiana non è letterale ed è stata preferita la traduzione libera di invictus con invincibile, anziché con il significato più corretto di invitto, imbattuto,indomito.

Per completezza riporto anche il testo in inglese con la traduzione in italiano.

Il testo in inglese:

Out of the night that covers me,
Black as the pit from pole to pole,
I thank whatever gods may be
For my unconquerable soul.

In the fell clutch of circumstance
I have not winced nor cried aloud.
Under the bludgeonings of chance
My head is bloody, but unbowed.

Beyond this place of wrath and tears
Looms but the Horror of the shade,
And yet the menace of the years
Finds and shall find me unafraid.

It matters not how strait the gate,
How charged with punishments the scroll,
I am the master of my fate:
I am the captain of my soul.


La traduzione in italiano:

Dal profondo della notte che mi avvolge,
Buia come un pozzo che va da un polo all'altro,
Ringrazio qualunque dio esista
Per l'indomabile anima mia.

Nella feroce stretta delle circostanze
Non mi sono tirato indietro né ho gridato.
Sotto i colpi d’ascia della sorte
Il mio capo è sanguinante, ma indomito.

Oltre questo luogo d'ira e di lacrime
Si profila il solo Orrore delle ombre,
E ancora la minaccia degli anni
Mi trova e mi troverà senza paura.

Non importa quanto stretto sia il passaggio,
Quanto piena di castighi la vita,
Io sono il padrone del mio destino:

Io sono il capitano della mia anima.

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