sabato 8 ottobre 2011

Caccia alle balene - apre la nuova stagione


In occasione dell'arrivo, per la prima volta in Italia, dell'intercettore veloce di Sea Shepherd "M/V Brigitte Bardot" (ex Gojira) ho deciso di andarlo a visitare, tanto più che è proprio vicino a casa mia (nella mia città).
Ho già avuto modo di conoscere in altre occasioni Sea Shepherd di essere informato sulle sue attività.
Purtroppo, in concomitanza con la bella notizia che l'intercettore veloce era qui in Italia ed era visitabile, gli organi di informazione davano quella molto meno bella che il Giappone riprende la caccia alle balene nonostante il divieto della caccia alle balene per scopi commerciali che vige nelle acque internazionali dal 1986 e le proteste del mondo ambientalista e di paesi come Australia e Nuova Zelanda.
il ministro della Pesca giapponese, Michihiko Kano, ha infatti affermato: "abbiamo intenzione di far valere il pensiero del nostro Paese".

La notizia è stata riportata su tutti i giornali e su tutti i siti; riporto qui alcuni articoli.

Questi sono gli articoli dell'ANSA del 4 ottobre:

Balene: Giappone, nave pattuglia per nuova stagione caccia
Ministro pesca, misura per prevenire proteste ambientalisti

ANSA) - TOKYO, 04 OTT - Il Giappone, malgrado le proteste internazionali, non accantona i piani di caccia alle balene 'per fini scientifici' e prepara, allo scopo di proteggere la propria flotta, l'invio di una nave da pattuglia dell'Agenzia della pesca per scoraggiare manifestazioni come quelle messe in atto negli anni recenti dagli ambientalisti di Sea Shepherd.

Nell'imminenza dell'apertura della stagione invernale di caccia, il ministro della Pesca, Michihiko Kano, ha spiegato che sarà rafforzata nelle acque dell'Antartico la sicurezza delle baleniere perché "abbiamo intenzione di far valere il pensiero del nostro Paese".

La ricerca, in altri termini, "é del tutto indispensabile per riavviare in futuro la caccia commerciale". La scorsa stagione, le navi nipponiche hanno sospeso in anticipo le attività a causa delle proteste di Sea Shepherd, cresciute di tono e di intensità.

Oltre alla nave dell'Agenzia della pesca, il "governo sta cercando di elaborare altre misure con l'Ufficio di gabinetto", ha proseguito Kano, senza elaborare le ipotesi.

Nella sessione plenaria annuale in luglio, la Commissione baleniera internazionale (Iwc) ha adottato all'unanimità una risoluzione che chiede ai Paesi interessati di adottare misure per prevenire ogni attività di ostacolo contro cacciatori di balene. Il ministero, in ogni caso, conta di far salpare per l' Antartico la flotta a novembre, provocando inevitabili malumori, a partire da Australia e Nuova Zelanda. (ANSA).

e del 6 ottobre:

Balene,Giappone riprende caccia, critiche
Condanne Australia e Nuova Zelanda. Tokyo scorterà baleniere

(ANSA) - SYDNEY, 6 OTT - Australia e Nuova Zelanda hanno condannato la decisione del Giappone di riprendere la caccia "scientifica" alle balene in acque antartiche nell'imminente estate australe, dopo l'annuncio del ministro della Pesca nipponico, Michihiko Kano, che la flotta baleniera salperà di nuovo in novembre. Kano ha annunciato che le baleniere saranno scortate da una nave da pattuglia dell'Agenzia della pesca, per scoraggiare proteste come quelle negli anni recenti dagli ambientalisti di Sea Shepherd.

Questo, invece, è l'articolo pubblicato sul sito di Sea Shepherd del 30 settembre:

Hoka Hey! Tutto è pronto per la campagna Operazione Divine Wind di Sea Shepherd

Questa sarà la stagione che definirà il futuro per le balene del Santuario delle Balene dell’Oceano del Sud. Il sito giapponese Asahi News ha confermato che la flotta baleniera giapponese farà ritorno al Santuario quest’anno.

Tornare sulle coste dell’Antartide non ha molto senso sia dal punto di vista politico che da quello economico, ma le loro motivazioni si sono spostate sul cacciare le balene per non arrendersi a Sea Shepherd Conservation Society.

Il governo giapponese ha dichiarato che non è negli interessi nazionali del Giappone cedere alle pressioni da parte di Sea Shepherd e per questo ha stanziato 27 milioni di dollari australiani per migliorare le condizioni di sicurezza della flotta baleniera. Con già 200 milioni di dollari circa di debiti, la flotta continua ad essere un onere economico per il popolo di questo Paese.

“Questo è un insulto a tutte le nazioni contrarie alla caccia alle balene che hanno contribuito in maniera tanto generosa ad aiutare le vittime dello tsunami e del terremoto”, ha dichiarato il Capitano Paul Watson. “Hanno accettato gli aiuti esteri per aiutare le vittime di questa tragedia e ora stanno spostando i fondi per perpetuare questo massacro osceno e illegale di balene indifese all’interno del Santuario delle Balene dell’Oceano del Sud. Adesso sembra che siano semplicemente ossessionati dal voler uccidere balene, non per necessità, non a scopo di lucro, ma perché credono di avere il diritto di fare ciò che vogliono e uccidere tutto ciò che vogliono in un santuario internazionale per le balene, solo per il gusto di difendere il loro “onore” fuori luogo. E’ una vergogna e uno schiaffo in faccia a tutti coloro che si sono fatti avanti per aiutarli nel momento del bisogno.”

A questo punto Sea Shepherd ritornerà in queste acque remote per la sua ottava Campagna Antartica in difesa delle balene, con una flotta contro la caccia ancora più forte, all’inizio di dicembre.

“Dovranno ucciderci per impedirci di intervenire ancora una volta,” ha dichiarato il Capitano Watson. “I giapponesi sono pronti a prendere delle vite umane per difendere questo massacro orribilmente crudele e illegale di specie protette e a rischio estinzione? Se è così, la mia risposta al governo giapponese è “hoka hey” (il modo Lakota per dire “è un buon giorno per morire”), e affronteremo qualsiasi rischio per la nostra vita che sarà necessario per fermare questa invasione di avidità arrogante in quello che è un santuario per le balene.

L’Operazione Divine Wind manderà oltre 100 volontari nel Santuario delle Balene dell’Oceano del Sud a difendere questi animali.

“Se non li fermiamo noi, chi lo farà?” ha dichiarato Peter Hammarstedt dalla Svezia, primo ufficiale a bordo della Bob Barker. “Intendiamo fermarli – questa è una promessa.”

L’Operazione Divine Wind segnerà l’ottavo anno che Sea Shepherd si presenta con le proprie navi sulle coste dell’Antartica per ostacolare i profitti della flotta baleniera giapponese. Ogni anno Sea Shepherd è diventata più forte ed efficace, salvando oltre 800 balene durante l’Operazione No Compromise dello scorso anno.

Se, tra oggi e domani, avete voglia di visitare anche voi la "M/V Brigitte Bardot" (ex Gojira), qui trovate tutte le informazioni.

Tutti gli articoli riportati e l'immagine di questo post sono di proprietà dei rispettivi proprietari (ANSA e Sea Shepherd).

2 commenti:

  1. Le mie amiche sono riuscite a venire, e sono state davvero contente :-)

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  2. Ciao Chicca,
    l'ho visitata anch'io (ovviamente), molto interessante.

    P.S, ci sentiamo su Skype, ti aggiorno sui miei esperimenti con la pasta madre (finché non riesco a postare qualcosa sul blog).

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